Tadej Pogacar ha vinto la 20^ tappa Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos della Vuelta 2019. Grandissima impresa del giovane sloveno della UAE Team Emirates, che è andato all’attacco già sul Puerto de Pena Negra, rimanendo da solo per gli ultimi 40 km con tutti gli altri big vanamente al suo inseguimento. Per Pogacar terza vittoria di tappa – come solo Giuseppe Saronni al Giro d’Italia 1978 prima di compiere 21 anni -, terzo gradino del podio in classifica generale e maglia bianca di migliore giovane. Un successo meraviglioso per Pogacar, un trionfo totale per la Slovenia perché naturalmente fa festa anche il suo connazionale Primoz Roglic, che blinda definitivamente la vittoria finale della Vuelta 2019. Nessun problema per Roglic, che sulla salita finale resta con Alejandro Valverde, Rafal Majka e Hermann Pernsteiner, mentre si sono staccati sia Nairo Quintana sia Miguel Angel Lopez, in una giornata dunque nera invece per la Colombia. Valverde si prende il secondo posto sia di tappa a 1’32” da Pogacar sia nella generale a 2’33” da Roglic: la gioventù avanza, ma la classe del campione del Mondo è davvero intramontabile. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
POGACAR VA ALL’ATTACCO
Il Puerto de Pena Negra naturalmente sta infiammando la 20^ tappa della Vuelta 2019. Come spesso succede, è stato Miguel Angel Lopez a innescare la miccia con numerosi attacchi dopo che il suo compagno di squadra Jakob Fuglsang aveva già fatto la selezione nel gruppo. L’accelerazione ha fatto malissimo agli attaccanti da lontano, che hanno dovuto alzare bandiera bianca, ma Lopez non è riuscito a staccare i suoi avversari diretti nelle prime posizioni della classifica della Vuelta 2019, anzi in contropiede è ripartito Tadej Pogacar, lo sloveno che è avversario del colombiano pure per la maglia bianca, oltre che per la vittoria di tappa e un posto sul podio. Sarebbe un’impresa davvero straordinaria per Pogacar, che ha già vinto altre due frazioni della Vuelta 2019, la gara che lo ha consacrato ai massimi livelli del ciclismo internazionale. La strada è ancora lunga, tuttavia per ora è stato Pogacar a raccogliere i frutti del lavoro della Astana e di Lopez. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA VUELTA 2019 (20^ TAPPA)
Per seguire la Vuelta 2019 in diretta tv, il punto di riferimento sarà Eurosport: la corsa spagnola sarà infatti visibile sul canale tematico che è disponibile anche sulle piattaforme di Sky e DAZN. I collegamenti per la ventesima tappa Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos avranno inizio già alle ore 12.00 sul canale tematico per seguire interamente l’ultima decisiva frazione di montagna. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, per gli abbonati tramite Eurosport Player oppure anche Sky Go. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta, particolarmente preziosi per chi non potrà seguire la corsa su Eurosport.
CINQUE UOMINI IN FUGA
Stiamo entrando decisamente nel vivo della 20^ tappa della Vuelta 2019, infatti mancano circa 60 km all’arrivo alla Plataforma de Gredos e mancano ormai solamente due salite, anche se certamente saranno le più importanti. In questo momento sono cinque uomini a formare il gruppetto alla testa della corsa, perché il britannico Tao Geoghegan Hart del Team Ineos è riuscito a ricongiungersi con gli altri quattro fuggitivi. Superato anche il Puerto de Chia, dove il primo posto è andato a Nicolas Edet davanti a Sergio Samitier e Damien Howson, bisogna però dire che il gruppo dopo una fase piuttosto statica è tornato ad accelerare. Il ritardo, che aveva assunto proporzioni importanti, adesso sta dunque di nuovo scendendo e si aggira attorno ai tre minuti e mezzo. Non siamo lontani dall’inizio della salita verso il Puerto de Pena Negra che è la salita più dura di giornata, di conseguenza ci aspettiamo che fra poco la battaglia entri definitivamente nel vivo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SAMITIER SCATENATO AI GPM
Mancano ormai poco più di 110 km nella 20^ tappa della Vuelta 2019, tra gli attaccanti della prima ora sono rimasti in quattro alla testa della corsa. Si tratta di Ruben Guerreiro (Katusha Alpecin), Nicolas Edet (Cofidis), Sergio Samitier (Euskadi-Murias) e Damien Howson (Mitchelton-Scott), mentre alle loro spalle si è mosso dal gruppo principale Tao Geoghegan Hart (Team Ineos). Va detto che le possibilità degli attaccanti restano decisamente scarse, dal momento che il vantaggio della testa della corsa oscilla attorno al minuto e mezzo che è davvero pochissimo con così tanta strada ancora da percorrere. È comunque una giornata di gloria per Sergio Samitier, dal momento che il corridore della Euskadi-Murias ha preso il primo posto in tutti e tre i Gran Premi della Montagna già affrontati. Dopo il Puerto de Pedro Bernardo, infatti, Samitier ha vinto anche il Puerto de Serranillos e l’Alto de Navatalgordo. Si attende però qualche mossa anche dai big che si giocano il podio, soprattutto se qualcuno volesse provare a rovesciare Primoz Roglic. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
BATTAGLIA FIN DA SUBITO
Grande battaglia nella 20^ tappa della Vuelta 2019, come è giusto che sia nell’ultimo giorno di montagna di questa edizione della Vuelta. Già superato il primo Gpm in programma, il Puerto de Pedro Bernardo, dove è passato per primo lo spagnolo Sergio Samitier della Euskadi-Murias davanti al colombiano Sergio Henao della UAE Team Emirates e all’australiano Damien Howson della Mitchelton-Scott, che fanno parte di un gruppo di otto attaccanti che formano la testa della corsa. Con loro anche Steve Morabito, Mark Padun, Mitch Docker, Ruben Guerreiro e Nicolas Edet, alle loro spalle non mancano alcuni contrattaccanti fra i quali quello messo meglio in classifica è Hermann Pernsteiner. Anche il gruppo però pedala a grande ritmo e di conseguenza ci dovrebbe essere ben poco spazio per le iniziative di questi attaccanti. Intanto un verdetto è già arrivato: Angel Madrazo oggi avrebbe dovuto fare il pieno di punti ai Gpm per insidiare Geoffrey Bouchard, ormai certo della maglia a pois finale a patto di arrivare al traguardo sia oggi sia domani. Attenzione alla pioggia, che potrebbe rendere ancora più dura la tappa odierna… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SI COMINCIA
Tutto adesso è pronto per dare il via alla ventesima tappa della Vuelta 2019. C’è grande attesa per la Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos, che di fatto incoronerà l’erede di Simon Yates, vincitore della scorsa edizione della Vuelta. Un anno fa si completò una tripletta britannica, che ad essere pignoli era addirittura una cinquina: Chris Froome infatti aveva già vinto Tour e Vuelta del 2017 prima di conquistare il Giro 2018 e poi lasciare spazio ai successi di Geraint Thomas in Francia e di Yates in Spagna. Quest’anno invece i grandi giri hanno regalato gloria al Sudamerica con il primo trionfo dell’Ecuador al Giro grazie a Richard Carapaz e poi la Colombia in festa per Egan Bernal al Tour de France. Oggi Primoz Roglic potrebbe sigillare quella che sarebbe la prima volta non solo per lui ma per tutta la Slovenia: per chi da ragazzo faceva il salto con gli sci, sarebbe un’impresa ancora più significativa. Adesso però deve essere la strada a parlare: la 20^ tappa della Vuelta 2019 comincia! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL RIBALTONE DI ARU
Avvicinandoci sempre più alla diretta Vuelta 2019 per la ventesima tappa che ci attende oggi, il sabato della terza settimana naturalmente è l’ultimo giorno per chi volesse modificare le gerarchie della Vuelta 2019. Nel 2015 fu il nostro Fabio Aru a scavalcare Tom Dumoulin per assicurarsi il trionfo a Madrid il giorno successivo. Va detto che il distacco tra l’olandese e il sardo era di soli 6” e nella San Lorenzo de El Escorial-Cercedilla naturalmente l’obiettivo della Astana di Aru fu fin da subito quello di mettere in difficoltà Dumoulin, approfittando delle stesse quattro salite che quest’anno sono state affrontate nella tappa di giovedì – Navacerrada, doppio Morcuera e Cotos. Dumoulin si staccò già sulla terza salita, la vittoria di giornata andò allo spagnolo Ruben Plaza della Lampre-Merida, che faceva parte della fuga da lontano e poi fu protagonista di una epica cavalcata solitaria, avendo salutato la compagnia degli altri attaccanti già a 117 km dal traguardo. Tra i big Aru gestì la corsa alla perfezione mentre Dumoulin precipitò dal primo al sesto posto in classifica, sul podio con Fabio infatti salirono lo spagnolo Joaquim Rodriguez e il polacco Rafal Majka. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’ANNO SCORSO
Aspettando la diretta Vuelta 2019 per la ventesima tappa, sembra doveroso fare un confronto con l’anno scorso. Anche nel 2018 la penultima frazione era l’ultimo giorno di montagna, in programma c’era una breve ma durissima tappa tutta ad Andorra, da Escaldes-Engordany al Coll de la Gallina per 105,8 km. Fu un giorno di gloria per Enric Mas, che vinse la tappa in una volata a due con Miguel Angel Lopez e balzò dal quarto al secondo posto nella classifica a quel punto definitiva. Ottime notizie comunque anche per Lopez, che risalì dal quinto al terzo posto nella generale. Persero invece il podio Alejandro Valverde e Steven Kruijswijk, i due grandi sconfitti di giornata: 1’15” di ritardo per l’olandese che passò dal terzo al quarto posto nella generale, addirittura 3’09” per lo spagnolo che infatti precipitò da secondo a quinto. Il vero trionfatore fu però Simon Yates, che arrivò al terzo posto di giornata a 23” dalla coppia Mas-Lopez, sigillando definitivamente la vittoria della Vuelta e il tris britannico dopo il Giro di Chris Froome e il Tour di Geraint Thomas. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PRESENTAZIONE 20^ TAPPA VUELTA 2019
Giorno decisivo nella diretta Vuelta 2019: siamo infatti giunti alla ventesima tappa Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos di 190,4 km, ultima durissima frazione di montagna prima della passerella di domani a Madrid. Siamo dunque di fatto giunti all’ultimo “vero” giorno di gara per la Vuelta 2019, ma i corridori avranno tantissimo da faticare, perché praticamente non ci sarà un metro di pianura mentre i Gran Premi della Montagna saranno ben sei, oltre a numerosi altri saliscendi. Il Puerto de Pena Negra sarà probabilmente decisivo, anche perché chi volesse provare a fare l’impresa non potrà limitarsi ad attaccare sulla salita finale verso l’arrivo di Plataforma de Gredos, di certo chi avrà ancora energie da spendere dovrà provare a mettere al gancio i rivali. Nei giorni scorsi mercoledì è successo di tutto, ecco poi giovedì una tappa con tante salite e di conseguenza oggi siamo all’ultimo sforzo: chi saprà fare la differenza?
VUELTA 2019, 20^ TAPPA ARENAS DE SAN PEDRO-PLATAFORMA DE GREDOS: IL PERCORSO
In attesa della diretta Vuelta 2019, il percorso della ventesima tappa Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos merita naturalmente di essere adesso analizzato con la massima attenzione. La partenza avrà luogo da Arenas de San Pedro alle ore 12.11, in considerazione della difficoltà della frazione e anche del suo notevole chilometraggio, ulteriore elemento di difficoltà al penultimo giorno della Vuelta 2019. Saranno 190,4 km praticamente senza pianura: quasi subito si salirà verso il Puerto de Pedro Bernardo (km 34), Gpm di prima categoria grazie ai suoi 18,4 km di salita, anche se con pendenza media appena al 4,4%. Brevissima discesa e poi si tornerà a salire verso il Puerto de Serranillos (km 45,5), di fatto prosecuzione dell’ascesa precedente con altri 9 km al 4,8% medio. Discesa e subito si risalirà verso l’Alto de Navatalgordo (km 69,5): in questo caso salita breve ma più dura, con 3 km al 7,2% medio. A seguire inizierà una serie di saliscendi non classificati come Gpm, ma che renderanno decisamente insidiosa anche la fase centrale della tappa, fino al Puerto de Chia (km 119), Gpm di terza categoria non molto diverso dai precedenti strappi, ma classificato. Seguirà una discesa abbastanza lunga che ci porterà ai piedi del Puerto de Pena Negra, con cui si entrerà nella fase decisiva della tappa e magari dell’intera Vuelta: salita di ben 14,2 km al 5,9% di pendenza media per giungere al Gpm di prima categoria al km 156,2. Anche la discesa meriterà attenzione, poi attenzione a un altro tratto nervoso, nel quale ci sarà anche lo sprint intermedio a Hoyos del Espino (km 179), prima dell’arrivo in salita di Plataforma de Gredos, che sarà raggiunto dopo 9,4 km di salita al 3,8% medio, dato che indica una salita molto irregolare, con molti tratti facili ma anche strappi più impegnativi, ad esempio negli ultimi 3,5 km che ci daranno gli ultimi fuochi d’artificio della Vuelta 2019.