Jesus Herrada ha vinto la sesta tappa Mora de Rubielos-Ares del Maestrat della Vuelta 2019 davanti a Dylan Teuns, che si prende la maglia rossa. Tra i fuggitivi, Tsgabu Grmay e Nelson Oliveira si erano avvantaggiati sui compagni d’avventura prima che cominciasse la salita finale verso l’arrivo, Gpm di terza categoria, ma sono stati poi Dylan Teuns e Jesus Herrada i migliori su questa ascesa. Di conseguenza sono stati il belga della Bahrain-Merida e lo spagnolo della Cofidis a giocarsi il successo di giornata, anche se lo scatto di Herrada non ha lasciato scampo a Teuns, il quale d’altro canto aveva anche un altro obiettivo chiamato maglia rossa. Dunque tappa ad Herrada e maglia a Teuns, un classico. Terzo posto per il francese Dorian Godon (Ag2R La Mondiale) con 21” di ritardo, davanti all’olandese Robert Gesink. Ottavo a 47″ il nostro Gianluca Brambilla. Andatura invece piuttosto tranquilla in gruppo, pur con una fiammata nel finale di Tadej Pogacar, con la Astana di Miguel Angel Lopez che non ha difeso la maglia: la giornata di oggi sarà ricordata soprattutto per le cadute che hanno purtroppo messo fuori gioco molti dei protagonisti più attesi della Vuelta 2019. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA VUELTA 2019 (6^ TAPPA)

Per seguire la Vuelta 2019 in diretta tv, il punto di riferimento sarà Eurosport: la corsa spagnola sarà infatti visibile sul canale tematico che è disponibile anche sulle piattaforme di Sky e DAZN. I collegamenti per la sesta tappa Mora de Rubielos-Ares del Maestrat avranno inizio già alle ore 15.00 sul canale tematico per seguire tutte le fasi salienti di questa nuova frazione. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, per gli abbonati tramite Eurosport Player oppure anche Sky Go. Informazioni importanti sulla corsa spagnola saranno disponibili anche sui social network: su Facebook la pagina ufficiale è Vuelta a España, mentre l’account ufficiale Twitter è @lavuelta, particolarmente preziosi per chi non potrà seguire la corsa su Eurosport.



VERSO IL GRAN FINALE

Siamo ormai nel gran finale della sesta tappa della Vuelta 2019, dobbiamo segnalare che si è frazionato il gruppo degli undici fuggitivi alla testa della corsa. Tra i più attivi c’è Tsgabu Grmay della Mitchelton-Scott, mentre David de la Cruz potrebbe dare l’assalto alla maglia rossa di Miguel Angel Lopez, dal momento che l’uomo del Team Ineos aveva 4’35” di ritardo dal capitano della Astana alla partenza della tappa e il vantaggio della testa della corsa sul gruppo si aggira proprio attorno a quel valore. Si annuncia dunque un finale di tappa scintillante, ma purtroppo la sesta tappa della Vuelta 2019 sarà ricordata soprattutto per le cadute. Dopo i ritiri di Rigoberto Uran, Nicolas Roche, Hugh Carthy e Victor de la Parte, segnaliamo altri capitomboli che hanno coinvolto fra gli altri il campione d’Italia Davide Formolo e Tejay Van Garderen, con l’americano che era in fuga ma ha perso logicamente contatto dai compagni d’avventura. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



RITIRI PER URAN E ROCHE

Una brutta caduta ha purtroppo portato novità negative nella sesta tappa della Vuelta 2019. Sono finiti a terra molti corridori e quattro sono stati costretti al ritiro: si tratta di nomi importanti, dal momento che parliamo di Rigoberto Uran, Nicolas Roche, Hugh Carthy e Victor de la Parte. Particolarmente sfortunato Uran, che era già finito per terra nei giorni scorsi e con questa nuova caduta ha dovuto alzare bandiera bianca, dando l’addio al sesto posto della classifica generale che occupava fino a questa mattina. Giorno nero per la Education First, che oltre al capitano Uran perde pure Carthy; anno maledetto per la Sunweb, che non ha praticamente mai avuto Tom Dumoulin e adesso saluta Roche, fino a ieri maglia rossa della Vuelta; da non sottovalutare nemmeno de la Parte, che stamattina era tredicesimo. In tutto questo passa in secondo piano la fuga di undici uomini che continua a guidare la corsa con poco più di tre minuti di vantaggio quando mancano ormai circa 50 km all’arrivo di Ares del Maestrat. Fra di loro c’è anche il nostro Gianluca Brambilla, mentre segnaliamo che allo sprint intermedio è passato per primo David de la Cruz davanti a Bruno Armirail e Dorian Godon. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PARTE LA FUGA

Mancano poco meno di 100 km all’arrivo della sesta tappa della Vuelta 2019, il vivacissimo avvio di questa frazione di media montagna ha infine portato alla formazione di un gruppo di undici uomini in fuga. Gli attaccanti di giornata sono David de la Cruz (Team Ineos), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Jesus Herrada (Cofidis), Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe), Dorian Godon (AG2R La Mondiale), Tejay Van Garderen (EF Education First), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Nelson Oliveira (Movistar Team), Tsgabu Grmay (Mitchelton-Scott) e Robert Gesink (Jumbo-Visma). Dunque ci sono molti nomi di notevole interesse, d’altronde oggi la fuga è andata via di forza dopo numerosi precedenti tentativi che non erano andati a buon fine. Proprio a causa dei tanti nomi di buon livello presenti al suo interno, il gruppo non sta concedendo un grande vantaggio alla testa della corsa: parliamo infatti di circa due minuti e mezzo, di conseguenza la frazione odierna resta aperta a ogni possibile epilogo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

INIZIO VELOCISSIMO, POELS SUGLI SCUDI

Pirotecnico inizio della sesta tappa della Vuelta 2019, come era d’altronde facile immaginare grazie a due Gpm collocati nella primissima parte del percorso. In tanti hanno tentato la fuga, ma i vari scatti e tentativi di allungo hanno finito per annullarsi a vicenda, con il risultato che il gruppo è ancora compatto quando mancano circa 150 km all’arrivo e ne sono dunque già passati una cinquantina, considerando che oggi si arriva alle soglie dei 200 km. Tra gli uomini più attivi sicuramente c’è Wout Poels, l’olandese del Team Ineos che in questa Vuelta 2019 non ha grandi capitani da servire e oggi si è messo in particolare evidenza: proprio Poels è passato per primo sia sul Puerto de Nogueruelas davanti a Stéphane Rossetto e Lawson Craddock, sia sul Puerto de Linares in questo caso precedendo Jesús Herrada e Sergio Henao. Come detto però nessuno è ancora riuscito a fare la differenza, tuttavia questa velocità così alta su ben due salite rende le prospettive interessanti, nel finale oggi pomeriggio la fatica potrebbe restare sulle gambe a qualcuno. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

SI COMINCIA

Pochi minuti alla partenza della sesta tappa Mora de Rubielos-Ares del Maestrat della Vuelta 2019, dei tre arrivi in salita consecutivi che stanno caratterizzando la prima settimana del Giro di Spagna questo è senza dubbio il meno impegnativo con i suoi 7,9 km di salita ma appena al 5% di pendenza media. Nella presentazione che Fernando Escartin fa di ogni tappa della Vuelta 2019 per il sito ufficiale della corsa spagnola si parla di frazione perfetta per gli attaccanti, che non dovrebbe invece creare grandi differenze tra i favoriti per la vittoria finale, anche perché dopo le fatiche di ieri e in vista del duro arrivo di domani a Mas de la Costa oggi potrebbe essere una giornata meno significativa per i big della Vuelta 2019. Questo è quello che possiamo dire sulla carta, poi la tappa di domenica e in generale la storia della Vuelta ci hanno insegnato che le incognite sono sempre dietro l’angolo. Di conseguenza anche oggi bisognerà stare molto attenti a quello che potrà succedere: parola alla strada! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

L’ANNO SCORSO

In attesa di scoprire che cosa succederà oggi nella diretta della sesta tappa della Vuelta 2019, possiamo ricordare che cosa era successo nella scorsa edizione, sempre al sesto giorno della Vuelta. Va detto che il parallelo è esclusivamente numerico, dal momento che un anno fa la sesta tappa era terminata con una volata di gruppo mentre questa volta assisteremo a un arrivo in salita, il secondo consecutivo dopo quello di ieri. Torniamo comunque alla sesta tappa del 2018: era il 30 agosto e la Vuelta ci proponeva la Huércal Overa-San Javier di 153 km. Come abbiamo già accennato, l’epilogo aveva visto una volata di gruppo a ranghi compatti nella quale si era imposto il francese Nacer Bouhanni della Cofidis. Secondo posto per Danny Van Poppel, olandese della LottoNL-Jumbo, che precedette ben tre sprinter italiani. Terzo posto infatti per Elia Viviani, che comunque nella scorsa Vuelta vinse ben tre tappe, poi ecco al quarto posto Simone Consonni e in quinta posizione Matteo Trentin. In maglia rossa rimase invece il francese Rudy Molard, uno dei protagonisti della fuga del giorno precedente, con un vantaggio di 41” su Michal Kwiatkowski. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PRESENTAZIONE 6^ TAPPA VUELTA 2019

La diretta Vuelta 2019 vivrà oggi il suo secondo arrivo in salita consecutivo. La sesta tappa Mora de Rubielos-Ares del Maestrat di 198,9 km si annuncia dunque ancora una volta molto interessante nel contesto di questa Vuelta 2019 già pirotecnica nella prima settimana: dopo le emozioni di domenica e il primo arrivo in salita cui abbiamo assistito ieri, ecco che oggi si sale di nuovo e sarà così anche domani, per un totale di tre arrivi in salita consecutivi che sono senza dubbio un’anomalia nella prima settimana anche per una corsa come la Vuelta, da sempre molto favorevole agli scalatori. Va detto che la salita finale sarà meno dura rispetto a ieri, però ci sarà comunque modo di vivere una giornata molto interessante, con numerose salite e chilometraggio che sfiora i 200 km, dunque anche oggi le sorprese sono in agguato. Infine, possiamo osservare che la diretta Vuelta 2019 oggi ci riporterà sulle strade della Comunità Valenciana, dal momento che dall’Aragona si tornerà nella regione che era stata protagonista delle prime giornate di questo Giro di Spagna.

VUELTA 2019, 6^ TAPPA MORA DE RUBIELOS-ARES DEL MAESTRAT: IL PERCORSO

In attesa della diretta Vuelta 2019, come di consueto adesso analizziamo con maggiore precisione il percorso della sesta tappa Mora de Rubielos-Ares del Maestrat, altra frazione decisamente significativa dal punto di vista altimetrico. La partenza avrà luogo da Mora de Rubielos alle ore 12.04, in considerazione anche del chilometraggio abbastanza impegnativo. Attenzione ai primi chilometri, perché l’inizio sarà caratterizzato da due Gran Premi della Montagna in meno di 40 km e se la corsa dovesse esplodere subito potrebbe succedere di tutto. Sarà dunque importante capire che cosa potrà succedere sul Puerto de Nogueruelas (km 21, seconda categoria) e subito dopo sul Puerto de Linares (km 36,5, terza categoria), salite non durissime ma che sommate fanno un totale di 16,7 km e che potrebbero far scatenare subito la bagarre. A seguire inizierà una lunghissima fase di saliscendi senza quasi mai pianura ma pure senza salite significative per oltre 100 km, caratterizzati dallo sprint intermedio in località Catì (km 139). Si tornerà poi a fare sul serio nel finale, prima con il Puerto de Culla, Gpm di terza categoria al km 173,4, poi naturalmente con la salita finale verso l’arrivo di Ares del Maestrat. Si tratterà di un’ascesa di 7,9 km al 5% di pendenza media: un Gpm dunque non troppo difficile, catalogato di terza categoria, ma che ci regalerà comunque un finale insidioso, dove anche oggi ci potrebbe essere grande battaglia.