Adina Manolache, moldava di 30 anni, ha replicato davanti al Tribunale di Roma alle accuse del dirigente della Rai che sostiene di essere stato truffato dalla escort. “Avevamo una storia, una relazione vera”, ha affermato come riportato dal Corriere della Sera lo scorso 11 settembre. Secondo la versione dell’uomo, tuttavia, lei gli avrebbe estorto per mesi delle somme di denaro con minacce di vario genere.



La donna, con un passato da modella e massaggiatrice, è stata arrestata in flagrante, mentre riceveva mille euro in contanti proprio dal dirigente. Non ci sta, tuttavia, a quanto raccontato da quest’ultimo. “Non è vero niente. Respingo ogni accusa, con lui avevo una relazione nel vero senso della parola”, ha ribadito. Al suo fianco c’è l’avvocato Andrea Scarozza. Tutto sarebbe iniziato con una conoscenza casuale sul web, poi l’incontro e qualcosa di più dopo alcune settimane. Non soltanto dunque un rapporto a pagamento. “Ci volevamo bene”, ha detto ancora ai giudici.



Dirigente Rai truffato da escort: la versione di Adina Manolache

La escort Adina Manolache, accusata di avere truffato un dirigente della Rai, è adesso agli arresti domiciliari nel suo appartamento a nord di Roma da cui, secondo la versione dell’uomo, sarebbe stata presto sfrattata se lui non fosse intervenuto a marzo del 2023 per il pagamento dei mesi di affitto arretrati, dandole alcune migliaia di euro. Un accaduto confermato anche dalla diretta interessata, seppure con cifre differenti. I contributi sarebbero stati però anche di altro genere. Ad esempio, avrebbe pagato un intervento chirurgico per il figlio, i funerali della sorella e alcuni debiti contratti dalla madre. Il tutto anche a fronte di minacce di malavitosi.



“Io non gli ho mai estorto denaro”, questo invece è quanto ha affermato la trentenne moldava al Tribunale della Capitale. A chiarire con precisione quanto accaduto tuttavia potranno essere esclusivamente i giudici.