Nel corso della notte tra il 17 e il 18 agosto del 1978, l’isola di Cavallo, situata in acque francesi nelle Bocche di Bonifacio tra la Sardegna e la Corsica, fu teatro di una vicenda che ha segnato la storia e che si è impressa come ombra indelebile sulla figura di Vittorio Emanuele di Savoia: il ferimento del 19enne tedesco Dirk Hamer a colpi di arma da fuoco che portò il ragazzo, fratello della modella Birgit Hamer, alla morte il 7 dicembre seguente dopo mesi di agonia. Secondo l’accusa, poi sfociata in un processo, a sparare sarebbe stato Vittorio Emanuele di Savoia, finito alla sbarra per l’omicidio e poi assolto in via definitiva nel 1991.
Come ricostruisce SkyTg24, il caso di Dirk Hamer sarebbe tornato alla ribalta nel 2006 a seguito di alcune intercettazioni nell’ambito dello scandalo “Vallettopoli” quando lo stesso Vittorio Emanuele di Savoia si sarebbe vantato di averla fatta franca dopo aver sparato due colpi la notte in cui Dirk Hamer fu ferito a morte. “Li ho fregati“, avrebbe detto secondo l’accusa, ma per la difesa si sarebbe trattato di una conversazione “alterata” con la cancellazione di parti del discorso, in particolare di “non”, in modo di far sembrare positive le affermazioni negative.
La morte di Dirk Hamer e la versione di Vittorio Emanuele di Savoia
L’ultimo “erede al trono” di casa Savoia si sarebbe sempre detto estraneo alla morte di Dirk Hamer, ma la famiglia della vittima non ha mai smesso di chiedere giustizia. Quella sera d’estate dell 1978, il 19enne sarebbe stato ferito ad una gamba da un colpo esploso dall’arma da fuoco di Vittorio Emanuele di Savoia, una carabina che sarebbe entrata in scena dopo che un gruppo di giovani avrebbe preso il suo gommone.
Quella notte d’agosto, riporta Repubblica, Vittorio Emanuele si trovava al largo dell’Isola di Cavallo, in Corsica, con il suo yacht e nella stessa area si trovavano anche l’imbarcazione con alcuni turisti tedeschi a bordo tra cui Dirk Hamer, e quella del medico romano Nicky Pende, ex marito di Stefania Sandrelli. Sarebbero stati loro a prendere “in prestito” il gommone dei Savoia e a quel punto Vittorio Emanuele sarebbe salito a bordo della barca di Pende con la sua carabina per chiedere spiegazioni, ma sarebbe nata una colluttazione. Vittorio Emanuele di Savoia avrebbe dichiarato di aver sparato un colpo per “intimorire gli avversari”, ma un secondo proiettile avrebbe raggiunto il 19enne tedesco ad una gamba, recidendogli l’arteria femorale, mentre era sull’imbarcazione vicina. Portato prima all’ospedale di Ajaccio e poi a quello di Marsiglia in condizioni sempre più gravi, Dirk Hamer sarebbe morto il 7 dicembre successivo dopo essere stato trasferito in una clinica di Heidelberg, in Germania. Vittorio Emanuele di Savoia fu processato e alla fine ritenuto non colpevole dell’omicidio nel 1991 con una sentenza della Corte d’Assise di Parigi. A suo carico una condanna a 6 mesi di carcere soltanto per il porto abusivo dell’arma da fuoco, usata al di fuori della propria abitazione.