A Storie Italiane si torna a parlare del caso del povero Alessandro Moneti, disabile 25enne sfrattato di casa per dei debiti pregressi. Il padre, Giuseppe, è stato in collegamento in diretta con il programma di Rai Uno ed ha aggiornato la situazione, introdotta così da Vittorio Introcaso, inviato del talk: “Appello di aiutare questa famiglia di Alessandro che ha dei problemi, la casa che vedete devono lasciarla, la proprietaria è stata tollerante, vi ha lasciato molto tempo ed ora la situazione cambia. C’è un provvedimento tampone che avete trovato”.
Giuseppe ha quindi spiegato: “Ieri ho chiesto un colloquio con il prefetto e le notizie non sono a nostro favore, mi hanno ribadito che la casa va lasciato entro fine settimane, sto provando a fare quello che posso, nel frattempo mia cognata ha detto che mi da la sua casa e lei va in albergo. La casa non ha il bagno attrezzato ma meglio quello che in mezzo ad una strada. Poi abbiamo una casa in cui potremo entrare il primo giugno, e dal 15 maggio potremo iniziare i lavori sul bagno, l’unico nostro problema riguarda il bagno”. Infine l’appello: “Se qualcuno con una casa che ci da una mano, a Pesaeo se possibile, anche per un solo mese”. Eleonora Daniele in studio ha cercato di rincuorare il suo ospite: “Stiamo in diretta assieme fino a che non risolverete, facciamo quello che possiamo”. Giuseppe Monito, il padre di Alessandro, ha quindi ripreso la parola: “Vi ringrazio tantissimo”.
ALESSANDRO MONETI, DISABILE SOTTO SFRATTO: LA SUA DRAMMATICA VICENDA
Il povero Alessandro Moniti, che nella vita faceva l’imprenditore agricolo, era rimasto paralizzato a seguito di un incidente, e il padre, che nel frattempo aveva una situazione pregressa non proprio positiva per via della sua azienda, è finito sommerso dai debiti.
Dovendo concentrarsi sulle cure del figlio, e dopo lo choc di vedere un proprio caro ridotto sulla sedia a rotelle, alla fine la famiglia è stata sfrattata dall’abitazione dove si trovano, e a giorni, se non a ore, dovrebbero presentarsi le forze dell’ordine per mandare via appunto i due inquilini. La speranza è che dopo l’appello di Eleonora Daniele qualcuno possa realmente concedere una casa in zona Pesaro come soluzione tampone.