Disabile violentata e rimasta incinta all’Oasi di Troina, nuovi aggiornamenti sul dramma di Enna. Le forze dell’ordine hanno individuato e fermato il responsabile del fatto: si tratta di un operatore socio sanitario della struttura, il 39enne L. A. L’uomo lavora nell’Oasi dal 2018 e ieri è arrivata la sua confessione, ora dovrà rispondere del reato di violenza sessuale aggravata «dall’aver commesso il fatto ai danni di una donna disabile e nel momento in cui la stessa era a lui affidata». Il responsabile della struttura ha dichiarato ai microfoni di Storie Italiane: «Un quadro raccapricciante. La ragazza è in ottime condizioni di salute in questo momento, la stiamo seguendo con attenzione. Lei ha una disabilità grave, è incapace di intendere e di volere. Ci siamo chiesti sin dall’inizio come sia potuto accadere, siamo rimasti basiti e sconcertati. Noi abbiamo avuto 170 contagiati, di cui 100 tra i ricoverati. In questa situazione, la vigilanza era altissima, i reparti erano chiudi all’esterno e questa vicenda ci ha sconcertati».



DISABILE VIOLENTATA ALL’OASI DI TROINA, IL DRAMMA DI ENNA

La disabile violentata dall’operatore della struttura è incapace di intendere e di volere, «ha un linguaggio limitato, ha una comunicazione limitata», mentre lo stupratore è «una persona che lavora part-time». «Durante il lockdown, la persona si è sempre dimostrata collaborativa e disponibile, portata al lavoro che ogni giorno gli operatori devono svolgere», ha aggiunto il responsabile della struttura: «La ragazza presentava assenza di ciclo mestruale, che potrebbe risultare regolare con presenza di farmaci. Abbiamo fatto un approfondimento ecografico che ha permesso di accertare la gravidanza». «Da quello che ci risulta, si tratta di una situazione unica, non sarebbe accaduto altre volte», ha spiegato il direttore, evidenziando di non aver parlato con il responsabile di questo terribile reato: «Non sono riuscito a parlare con quest’uomo, che adesso penso sia in stato di arresto. E’ stato fermato 48 ore fa, non c’è stata la possibilità materiale di parlare con questa persona».

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