In occasione dell’ExpoAID, che coinvolge a Rimini enti del terzo settore, volontariato, associazioni a tutela dei diritti dei disabili, la Ministra Alessandra Locatelli, intervistata dal quotidiano Avvenire, parla del nuovo piano nazionale di cambiamento per facilitare la vita alle persone invalide e con malattie croniche e degenerative. “Rimettere la persona al centro“, come recita anche il nome dell’edizione 2023 della kermesse, promossa dal ministero per le disabilità, sarà la priorità del governo.



Specialmente per quanto riguarda l’ampliamento degli strumenti, utili a migliorare la dignità, e l’inclusività nella società e nel mondo del lavoro, “facendo in modo che lo Stato non si limiti solo a garantire prestazioni, ma a prendere in carico globalmente la persona, accompagnandola in un percorso di crescita, lavorando con le famiglie fino all’età adulta“. Una vera rivoluzione, necessaria nell’ambito sociosanitario, che si pone un obiettivo ben preciso, come sottolinea Locatelli “Approvare una legge per semplificare la vita delle persone disabili e di chi le assiste, anche attraverso la formazione nei territori, con nuove professionalità che garantiranno di trasformare in realtà i progetti“.



Alessandra Locatelli, nuovo piano nazionale disabilità “Semplificare la vita delle persone”

La ministra Alessandra Locatelli, intervistata da Avvenire in merito ai progetti del governo per facilitare la vita delle persone con disabilità, afferma che i problemi da affrontare sono molti. Uno tra gli ostacoli principali è rappresentato ad esempio dalla burocrazia e da alcune abitudini istituzionali che sembrano difficili da cambiare. Ma grazie alla cooperazione con le associazioni e gli enti del terzo settore, si può raggiungere il traguardo importante, costruendo insieme il percorso verso il piano operativo nazionale.



Un grande punto di svolta, come spiega Locatelli, è già stato raggiunto con il necessario cambiamento delle regole per l’iter per il riconoscimento dell’invalidità civile. Dal 2024 infatti, grazie al piano “semplificazione” cambieranno i parametri, e verranno valutate non solo le funzionalità fisiche della persona, ma anche la capacità di partecipare alla vita sociale. Per chi ha malattie degenerative, non guaribili o disabilità gravissime, non ci sarà più bisogno di sottoporsi alla visita periodica di rinnovo.