Era attesa da anni la sentenza per il disastro aereo Rio-Parigi, incidente che viene ricordato come “il peggiore degli ultimi 20 anni” perchè causò la morte di 228 persone, 216 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Dopo le indagini sulle dinamiche e l’analisi della scatola nera che avevano già dimostrato gli errori dei piloti ed altri fattori che avevano causato l’inabissarsi del velivolo nell’oceano, ora la magistratura ha deciso che “Non sono dimostrabili le colpe da attribuire alle compagnie aree Air France e Parigi Airbus“.



Le due società erano accusate di omicidio colposo, e in caso di condanna avrebbero dovuto pagare 255mila euro per ogni vittima. Un totale di 51,3 milioni di euro. Ma la sentenza è arrivata per chiarire che ci sono “solo responsabilità” ma non è possibile dimostrare il nesso causale certo” assolvendo di fatto le compagnie aeree. Tra le famiglie delle vittime è scoppiata immediatamente la rabbia e la profonda delusione nei confronti dei magistrati. Sia Airbus che Air France hanno preso atto della decisione dichiarando in una nota che “La sentenza è coerente“, e che “conserveranno sempre nella memoria il ricordo delle vittime di questo terribile incidenterivolgendo il più profondo cordoglio alle famiglie e dei cari.



Disastro aereo Rio- Parigi, dolore e rabbia dei familiari delle vittime

Il 31 maggio del 2009, il velivolo Airbus A330-200 parte da Rio de Janeiro alle ore 19.05, diretto verso Parigi. Dopo essersi ritrovato sopra l’oceano nel mezzo di una tempesta, dai piloti vengono inviate alcune segnalazioni di guasti gravi e depressurizzazione della cabina, l’ultima notifica, alle 4.40, mostrava che l’aereo stava scendendo in picchiata inabissandosi nel mare. Nessun passeggero nè i membri dell’equipaggio si sono salvati. Tra loro anche nove italiani, compresi alcuni politici trentini che si erano recati in Brasile per portare a termine alcuni progetti di solidarietà nelle comunità di immigrati.



Nonostante sia stata da subito stabilita, già dopo le prime indagini, una colpevolezza dei piloti per alcuni errori commessi, oltre a guasti che potevano essere attribuiti a malfunzionamenti dovuti a scarsa manutenzione, la magistratura di Parigi ha deciso che non possono essere considerate colpevoli le compagnie ma solo “responsabili” per il grave disastro aereo. Tra i familiari delle vittime ora c’è dolore e rabbia, uno dei legali ha commentato “Siamo disgustati da una tale profonda ingiustizia, ci aspettavamo di sentire finalmente la parola ‘colpevoli’, ma così non è stato“.