Secondo quanto riporta il quotidiano online russo Meduza (che dallo scorso febbraio ha trasferito la sua sede in Lituania ed è stato oscurato in Russia) il prossimo anno nelle università del paese si assisterà a un ritorno di quello che durante il regime sovietico veniva chiamato “comunismo scientifico”. Si tratta dell’introduzione, hanno detto al giornale due dirigenti universitari russi rimasti anonimi, di una nuova materia di tipo “disciplina ideologica” che proprio come quella dedicata allo studio del comunismo, riscrive e riadatta la storia secondo le volontà del regime, quello di Putin. Scopo di questo studio, ha detto una delle fonti, è “far capire ai giovani dove sta andando la Russia e perché”.
Dall’inizio della guerra in Ucraina nelle scuole russe si tengono già dei corsi denominati “Conversazioni sulle cose importanti” dove gli insegnanti raccontano la natura dell’operazione militare speciale seguendo ovviamente le indicazioni del governo dando cioè una versione falsa degli avvenimenti in cui tutte le colpe vengono riversate sui nazionalisti ucraini. A super visionare il nuovo corso di studi universitari sarebbero membri del comitato politico del Cremlino, guidati dal primo vice capo dell’amministrazione presidenziale Sergei Kiriyenko. Il gruppo in questione non fa parte dei progetti pubblici dell’amministrazione presidenziale che usualmente interagisce con le università, ma degli uffici che si occupano di propaganda elettorale, specializzati nel deformare le informazioni storiche.
LA STORIA SECONDO PUTIN: “IL DESTINO DELLA RUSSIA? STARE IN PRIMA LINEA”
Secondo il piano del Cremlino, gli studenti non umanistici lo studieranno per un anno, gli studenti di discipline umanistiche per diversi anni e storici e scienziati politici per l’intera durata dei loro studi. Secondo le fonti di Meduza, il “corso ideologico” sarà diviso in quattro blocchi. Lo sviluppo di materiali pedagogici specifici per ciascuno di essi sarà monitorato dai singoli curatori e suddiviso in questo modo: blocco storico; blocco culturale; blocco denominato la Russia nel mondo; blocco immagine del futuro. Il curatore del quarto blocco, Mikhail Kovalchuk, è un fedelissimo di Putin e la scorsa estate in una intervista ha dichiarato: “Siamo tutti militaristi e imperialisti. La guerra è l’auto affermazione di una nazione”.
Un altro dei possibili curatori recentemente ha dichiarato: “Questo è il destino della Russia: stare in prima linea. Dobbiamo unirci, resistere e vincere. Contro di noi c’è il grande Occidente, che prima o poi comincerà a sgretolarsi. Abbiamo un numero enorme di paesi dietro di noi che sono lieti di aver minato e indebolito il dominio degli Stati Uniti e dell’Occidente”.