«L’Italia è favorevole all’European Recovery Bond», lo dice chiaro il Premier Conte nell’informativa al Senato, confermando quanto scritto ieri assieme agli altri leader Ue nella lunga lettera che anticipa il Consiglio Ue (qui tutti i dettagli). Dopo aver invitato tutti i partiti ad essere partecipi della lunga battaglia contro il coronavirus – replicando al Centrodestra che ancora ieri si era espresso a favore della collaborazione ma lamentando una mancata chiamata del Governo – il discorso di Conte si è concentrato sul nuovo decreto: «Nel lavoro per il decreto di marzo abbiamo incontrato i leader dell’opposizioni e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni, e anche ieri alla Camera ho ricevuto ampie aperture al confronto. Ora c’è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro D’Inca’ di elaborare un percorso di più intenso confronto». Sul fronte delle forniture dei materiali anti-coronavirus, Conte spiega ai senatori «mascherine dall’estero? Ho letto di qualche uscita polemica. E’ impensabile che la nostra collocazione geopolitica possa essere condizionata da queste forniture».



La crisi però è tanto italiana quanto europea e Conte lo fa capire dal passaggio in Aula «La diffusione dell’epidemia da coronavirus ha innescato, in Italia e in Europa, una crisi senza precedenti, che sta esponendo il nostro Paese a una prova durissima. La necessità di contenere il contagio ci sta costringendo a misurarci con nuove abitudini di vita, con un impatto negativo sull’intero sistema produttivo, che coinvolge imprese, famiglie, lavoratori». La responsabilità è del Governo ed è massima, per questo Conte promette di venire a riferire più spesso (ogni due settimane), «sono qui a riferire delle nostre azioni, nella sede dove operate Voi rappresentanti del popolo. Ma la responsabilità, non mi stanco di dirlo è di tutti i cittadini, anche di Voi membri del Parlamento, perché mai come in questa condizione di assoluta emergenza, siamo chiamati a conformare tutte le nostre azioni verso il “bene comune”, al quale siamo chiamati a contribuire attraverso il rispetto delle regole, con pazienza, fiducia, responsabilità».



L’INFORMATIVA DEL PREMIER: LA DIRETTA

Tutto pronto anche al Senato per l’informativa urgente del Premier Conte alla vigilia del Consiglio Ue che potrebbe ribaltare forse per sempre non solo i rapporti di forza interni all’Unione ma anche portare novità “clamorose” dal punto di vista economico per provare finalmente a fronteggiare il disastro economico che si sta rivelando l’emergenza coronavirus. A mezzanotte è entrato in vigore l’ultimo decreto “riassuntivo” con tutte le misure, sanzioni e Dpcm che erano state adottate negli scorsi giorni; non sono mancate novità “dell’ultimo momento”, come la chiusura di fatto le frontiere italiane. Nel frattempo, il Premier Conte alle Camere anche oggi riferirà della volontà tutta italiana di chiedere all’Europa un intervento mirato e immediato per fronteggiare la crisi: «Lavoriamo a strumenti di debito comune dell’eurozona», legarsi “eurobond” o simili come richiesto da Conte insieme agli altri 8 leader dell’area Ue più colpita dal coronavirus.



In una lettera alle città del Nord apparsa oggi su diversi quotidiani, il Presidente del Consiglio fa una promessa: «è ancora presto per dire quando ne usciremo. Le misure sin qui adottate su indicazione del comitato tecnico scientifico, l’ho già detto, richiedono tempo prima che possano dispiegare i loro effetti […] Interverremo con misure straordinarie di rilancio dell’economia, utilizzeremo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori anche autonomi, e di tutti i settori di attività più colpiti dall’emergenza. Affinché alla fine di questa emergenza tutta l’Italia, e con essa il Nord, motore propulsivo del Paese, possa tornare più forte di prima».

DISCORSO CONTE AL SENATO: LE ANTICIPAZIONI

Dopo la Camera, oggi tocca al Senato: alle ore 10 il Premier Giuseppe Conte terrà un’informativa urgente circa le misure che il Governo ha dovuto mettere in atto nell’ultimo mese per far fronte all’emergenza coronavirus. Dalle iniziative a carattere sanitario fino a quelle di restrizioni sociali e produttive per giungere alle misure economiche e le richieste fatte all’Europa: tanto quanto fatto ieri a Montecitorio, oggi il Presidente del Consiglio è chiamato al discorso davanti al Senato della Repubblica con la presenza e la più che probabile intenzione del principale leader dell’opposizione Matteo Salvini di intervenire a seguito del dibattito per rilanciare le proposte/critiche al Governo giallorosso.

La seduta come sempre è seguita in diretta video streaming sul canale YouTube del Senato e partirà dalle ore 10 proprio con il discorso del Premier Conte: «Coronavirus prova durissima, ci confrontiamo con nuove abitudini di vita, il Governo ha agito con la massima speditezza, la storia dirà se siamo all’altezza», aveva introdotto così ieri il Presidente del Consiglio, reduce da una giornata di messa a punto del nuovo Decreto 24 marzo (qui testo e punti fondamentali) che di fatto riassume tutti i Dpcm e ordinanza precedentemente adottate nell’emergenza coronavirus.

INFORMATIVA CONTE: COSA HA DETTO IERI ALLA CAMERA

L’informativa al Senato ricalcherà in molti punti quella vista ieri alla Camera, dunque proviamo a ripercorrere i principali passaggi per capire lo stato delle cose al 26 marzo sulla crisi Covid-19 in Italia. Mentre si iniziano a vedere alcuni cali nei contagi e nei decessi al Nord, il timore è di vedere una situazione in peggioramento drastico al Sud Italia e per questo ieri alcuni Governatori del Meridione hanno lanciato il grido di allerta al Governo (qui i dettagli, ndr). «Sono giorni terribili per la comunità nazionale. Ogni giorno siamo costretti a registrare nuovi decessi: è un dolore per la nostra comunità, che perde i più fragili e vulnerabili, un dolore che si rinnova costantemente. Non avremmo mai pensato, in questo nostro Paese, di questi tempi, di guardare immagini in cui sfilano file di autocarri dell’esercito cariche di bare di nostri concittadini. Ai loro familiari va il mio, ma immagino il nostro partecipe pensiero e la nostra commossa vicinanza», così si era rivolto ieri il Premier Conte e così farà anche oggi al Senato, salvo poi passare ai punti più corposi degli interventi governativi.

«Ci rendiamo conto che l’intervento fin qui effettuato, comunque significativo, non è sufficiente. È per questo che stiamo lavorando per incrementare il sostegno al credito, che oggi porta a mobilitare 350 miliardi: con il nuovo intervenendo confidiamo di pervenire a un sostegno altrettanto significativo e con stanziamenti di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati»; in merito alla situazione invece che allargando dall’Italia finisce all’intera Europa, Conte avverte «La recessione che investirà probabilmente l’intero continente europeo” avrà un “impatto finanziario che sarà tale da richiedere alla governance economica dell’Eurozona un salto di qualità che sia all’altezza della sfida». Per questo motivo ieri Conte assieme ad altri 8 leader europei ha scritto una lettera ai vertici della Commissione per richiedere con forza strumenti immediati e “forti” per evitare il collasso dell’economia continentale (qui le ultime novità “ideate” dalla Bce). Nell’informativa poi ancora Conte ribadiva «la sospensione del Patto di Stabilità è stato essenziale per ulteriori stanziamenti di risorse ma l’unione monetaria potrà uscire vincitrice solo se le sue istituzioni saranno rafforzate nel segno della solidarietà e dell’unità». Qui il testo integrale dell’informativa alla Camera, qui sotto il video integrale del discorso di Giuseppe Conte.