La mobilitazione parziale di cui Vladimir Putin ha fatto menzione nel suo discorso, stando a quanto dichiarato dal presidente stesso, riguarderà fino a 300mila riservisti (la Russia ha una riserva militare di 2 milioni di uomini). Di fatto, con la mobilitazione militare parziale, saranno richiamati in servizio i militari della riserva: “Per la difesa del nostro popolo, della sovranità della Russia e dell’integrità territoriale, appoggio la decisione del ministero Difesa e dello Stato maggiore di introdurre la mobilitazione parziale”.



Putin ha quindi aggiunto che “la leva riguarderà solo cittadini che al momento sono parte delle riserve, cioè coloro che hanno svolto il servizio militare nelle forze armate, che hanno già esperienza e formazione. Il decreto è già stato firmato e le iniziative in applicazione del decreto per la mobilitazione cominceranno da oggi”.



DISCORSO PUTIN: “MOBILITAZIONE PARZIALE DELLA RUSSIA”

Il discorso di Vladimir Putin, che originariamente avrebbe dovuto avere luogo nella giornata di ieri, si è tenuto oggi, mercoledì 21 settembre 2022. Il presidente della Russia ha annunciato la mobilitazione parziale della sua nazione: “Il decreto è stato firmato. Si tratta di difendere il nostro territorio, il nostro Paese. L’Occidente vuole distruggerci. Lo stesso Occidente ha fatto del popolo ucraino carne da cannone. Il nostro obiettivo è liberare il Donbass, oggi quasi completamente liberato. L’Occidente non vuole la pace tra Russia e Ucraina”.



Putin ha proseguito il suo discorso dicendo di avere dato mandato al governo di fornire uno status legale ai volontari che combattono in Donbass. La maggioranza delle persone in quell’area non vuole rimanere sotto il giogo dei neo-nazisti. Per raggiungere questo obiettivo (la liberazione del Donbass) “l’operazione militare speciale è la soluzione inevitabile. Obiettivo che resta invariato. Quanto alla proposta di referendum per passare alla Russia (in quattro regioni distribuite tra Donbass e Ucraina meridionale), supportiamo quei popoli. La Russia farà di tutto per garantire lo svolgimento dei referendum”.

DISCORSO PUTIN: “ABBIAMO TANTISSIME ARMI CON CUI RISPONDERE ALL’OCCIDENTE”

Ancora nel suo discorso, Putin ha affrontato il tema del nucleare: “L’Occidente è andato ben oltre i limiti dell’aggressione alla Russia. Sono loro a ricattarci sull’uso delle armi atomiche. Io mi rivolgo all’Occidente e dico: abbiamo tantissime armi con cui rispondere. E useremo ogni risorsa per difendere il nostro popolo. Non è un bluff”.

Intanto, come viene riportato dall’agenzia di stampa locale Ria Novosti, “la Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una serie di emendamenti al codice penale che prevedono il rafforzamento delle pene in caso di mobilitazione, legge marziale, tempo di guerra e conflitto armato. Per la renitenza alla leva è prevista una pena fino a dieci anni di reclusione. Gli emendamenti andranno in votazione domani al Consiglio della Federazione, il Senato russo, prima di essere promulgati da Vladimir Putin”.