Le discoteche potrebbero/dovrebbero riaprire i battenti a luglio, presumibilmente già nei primi giorni del prossimo mese, con l’introduzione del green pass obbligatorio per i loro frequentatori e una capienza ridotta. Ad affermarlo ai microfoni di Adnkronos Salute è stato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, il quale ha sottolineato apertamente di ritenere necessario che su questi temi ci sia una condivisione tra Governo e Regioni, con l’opportunità di avviare un percorso condiviso che, come avvenuto nel caso dei ristoranti, conduca a buoni risultati.

Pertanto, Costa suggerisce proprio di dare il via libera alle discoteche nelle medesime modalità adoperate per i ristoranti, sia per ciò che concerne i locali da ballo all’aperto che per quanto riguarda quelli al chiuso, variando tuttavia l’approccio rispetto allo scorso anno: “Non possiamo pensare di imporre il distanziamento, perché la discoteca è il luogo di aggregazione per eccellenza – ha asserito –. Dunque, applicando parametri diversi, quali l’ingresso con il green pass, che garantisce il tracciamento e rappresenta anche uno stimolo a vaccinarsi, e una capienza ridotta”.

DISCOTECHE, VIA LIBERA GIÀ DAI PRIMI DI LUGLIO? LA PREVISIONE DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE ANDREA COSTA

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha poi proseguito il suo ragionamento sulle colonne dell’agenzia di stampa Adnkronos, rimarcando semplicemente che si tratta di essere coerenti, in quanto dire ai ragazzi di ballare distanziati suona come una presa in giro, per questo vanno utilizzati criteri più realistici”. È importante, secondo Costa, avere il coraggio di dare ai cittadini delle prospettive, altrimenti si rischierà di continuare a dire loro di vaccinarsi senza fare nulla per cambiare le cose e riacquistare quelle quote di libertà che sono state compresse. Pare vicina ad avverarsi, dunque, la previsione effettuata dal celebre dj Bob Sinclar nei giorni scorsi davanti alle telecamere del Tg2 Post: “Sono stato contattato da locali italiani. L’Italia è il Paese che adoro di più, dove posso lavorare ed essere accolto in maniera fantastica. Credo sia triste non poter venire, ma sono sicuro che i locali potranno riaprire”.