La società televisiva satellitare Dish Network è stata colpita con una multa di 150.000 dollari per non aver smaltito correttamente uno dei suoi satelliti: è la prima volta che i regolatori federali hanno emesso una tale sanzione. La Federal Communications Commission, che autorizza i servizi di telecomunicazioni spaziali, ha annunciato lunedì di aver chiuso un’indagine su Dish, optando per la conseguente multa e “ammissione di responsabilità” da parte della società. “Ciò segna la prima volta nell’applicazione delle norme sui detriti spaziali da parte della Commissione, che ha intensificato i suoi sforzi in materia di politica satellitare”, ha affermato la FCC in un comunicato stampa.



Dish ha replicato con una dichiarazione, affermando che il satellite in questione era “un vecchio veicolo spaziale (lanciato nel 2002) che era stato esplicitamente esentato dalla regola della FCC che richiedeva un’orbita di smaltimento minima“. Dish ha anche affermato che la FCC non hasottolineato che il satellite “ponga problemi per la sicurezza dei detriti orbitali” e ha affermato che la società ha “una lunga esperienza nel far volare in sicurezza una grande flotta di satelliti e prende sul serio le proprie responsabilità come licenziataria della FCC”. I detriti spaziali stanno diventando un problema sempre più urgente per gli operatori satellitari: si parla infatti di quasi 700.000 rifiuti incontrollati più grandi di 1 centimetro nell’orbita terrestre.



Dish Network: multa per non aver smaltito correttamente il satellite

Gli oggetti, come sottolinea la CNN, potrebbero comportare il rischio di collisione con satelliti attivi, con la Stazione Spaziale Internazionale o altri detriti. Aumenterebbe così il rischio di collisioni nello spazio. Fino a poco tempo fa, l’industria satellitare autoregolamentava la propria conformità alle più rigorose raccomandazioni sulla mitigazione dei detriti. L’indagine della FCC su Dish era concentrata sul satellite EchoStar-7, che è stato lanciato in orbita geostazionaria, campo di spazio che inizia a circa 22.000 miglia sopra la Terra nel 2022.



La FCC ha approvato un piano di smantellamento nel 2012 per garantire che il satellite si ritirasse a circa 300 chilometri sopra il suo campo operativo, mettendolo in un’orbita cimiteriale dove non rappresenterebbe un rischio per altri satelliti attivi. Secondo la FCC, però, Dish non ha lasciato abbastanza carburante a bordo del satellite per rendere possibile quella manovra. Così EchoStar-7 è stato invece lasciato in un’orbita a soli 76 miglia (122 chilometri) sopra le aree attive in orbita geostazionaria. “I detriti orbitali nello spazio mettono a repentaglio i sistemi di comunicazione terrestre e spaziale della nazione aumentando il rischio di danni ai sistemi di comunicazione satellitare”, si legge nel decreto di consenso della FCC. “Pertanto, è importante che la Commissione garantisca che i concessionari satellitari soddisfino i requisiti di smaltimento post-missione in modo conforme alle loro autorizzazioni”.