Disney+ è finita al centro di una tempesta social dopo la decisione di chiedere agli utenti di indicare la propria data di compleanno e il genere in cui si identificano per poter continuare a usufruire della piattaforma. Molti abbonati hanno postato su Twitter lo screenshot di una mail ricevuta proprio da Disney+, in cui emergerebbe con chiarezza l’obbligo di fornire questi dettagli, anche ai utenti registrati da molti anni.



La bufera si è scatenata perché per gli utenti questa richiesta è una vera e propria violazione della loro privacy, una forzatura a condividere dettagli che vorrebbero restassero privati e che potrebbero far sentire a disagio alcune persone. Dopo l’esplosione di questo caso, Disney+ ha deciso di fornire una risposta ufficiale nella propria sezione FAQ che raccoglie le domande più frequenti. La celebre piattaforma ha spiegato che gli utenti dovranno fornire la data del loro compleanno in modo da poter accertare che abbiano almeno 18 anni per personalizzare la pubblicità e i contenuti, rispettando le responsabilità legali relative all’età degli abbonati e altre funzioni. Per quanto riguarda la richiesta di indicare il genere in cui si identificano, Disney+ ha spiegato su Twitter che coinvolgerà gli utenti con almeno 13 anni e che è a disposizione l’opzione “preferisco non dirlo”, che permette di mantenere il riserbo su questo aspetto.



Disney+ chiede genere e data di compleanno: su Twitter l’accusa di “coercizione”

Abbonati sconvolti dopo la decisione di Disney+ di richiedere la data di compleanno e il genere degli utenti iscritti alla piattaforma, con la comunicazione di interruzione del servizio in data 8 dicembre in mancanza di tali informazioni. Diversi iscritti hanno minacciato di annullare il proprio abbonamento annuale e di richiedere un rimborso completo se questa richiesta non dovesse essere revocata, indicando come una totale mancanza di privacy quanto richiesto dalla piattaforma e parlando di vera e propria “coercizione”.



Disney+ ha comunicato che l’indicazione della data di compleanno non impedirà l’accesso e la visione di particolari contenuti, come film o spettacoli, perché questa funzione è possibile soltanto tramite il controllo parentale. Resta ora da capire come si evolverà questa nuova bufera – dopo quella recente relativa al colore della pelle della Sirenetta nel nuovo live action – e quale delle due parti riuscirà ad avere ragione sull’altra.