Quella che ha visto coinvolta Disneyland Resort potrebbe inserirsi nell’elenco delle cause giudiziarie, al limite a volte dell’inverosimile, che sono state intentate nel mondo contro altre società a seguito di incidenti subìti dai clienti. E a seguito di questi non sono mancati non solo risarcimenti, ma anche cambiamenti nella linea aziendale. È quanto si sospetta che possa essere la strada che intraprenderà anche il noto parco divertimenti, allineandosi alla simile reazione messa in atto negli ultimi anni da Mc Donald’s.



Tutto parte da un incidente che ha visto coinvolta una donna, la signora Emma McGuinness, la quale a seguito di un giro sullo scivolo Humunga Kowabunga nel famoso parco acquatico Typhoon Lagoon di Disney World, durante una visita nel 2019 l’ha lasciata con alcune serie problematiche ginecologiche e anche ad alcuni organi interni. Sbalzata in aria, come conseguenza dell’impatto nell’acqua stagnante sul fondo di The Slide, le è stato causato la dolorosa forzatura dei vestiti tra le sue gambe e la forza violenta dell’acqua dentro di lei. La stessa ha avvertito un dolore immediato e grave all’interno e, mentre si alzava, il sangue ha iniziato a scorrere tra le sue gambe. Dal ricovero in ospedale sono state riscontrate lesioni fisiche gravi e permanenti tra cui gravi lacerazioni vaginali, con una ferita spessa che causa la sporgenza dell’intestino della querelante attraverso la parete addominale, e danni ai suoi organi interni.



LA CAUSA CONTRO DISNEYLAND RESORT

Dopo il fatto ne è scaturita una causa azionata dalla famiglia McGuinness contro Disneyland Resort. L’accusa si è incentrata sul fatto che la Disney non ha spiegato perché i protocolli di sicurezza, compresa l’accortezza per i clienti di incrociare le gambe, erano necessari mentre erano sullo scivolo. Secondo la denuncia non è mai stato affermato che le donne sarebbero state a maggior rischio di lesioni a causa dei loro costumi da bagno e anatomia. La causa ruoterebbe quindi intorno ad una chiara negligenza da parte del parco divertimenti.

Alcuni legali esperti di casistiche simili, interpellati circa la vicenda, hanno espresso il proprio punto di vista, concordando sulla possibilità che la Disney possa perdere la causa, proprio per mancato avvertimento sul possibile incidente. La perdita della causa potrebbe portare non solo Disneyland Resort a cambiare alcuni aspetti delle sue linee aziendali. Potrebbe però anche costituire un precedente per successive cause contro i parchi a tema e gli eventuali incidenti che potrebbero scaturirsi. In merito poi all’importo del risarcimento tutto dipende da come si riesca a dimostrare la negligenza della società.



IL CASO MC DONALD’S

Quanto accaduto a Disneyland non sarebbe un caso isolato come riporta anche il quotidiano News Week. Una vicenda dai risvolti simili si è verificata a discapito del noto fast food Mc. Donald’s. La denuncia era arrivata dopo un’ustione avvenuta a danno di un cliente dopo aver bevuto un caffè bollente. La colpa è stata data anche alla conformazione sbagliata delle tazzine utilizzate dal famoso marchio. Il querelante rimasto vittima dell’accaduto è riuscito a raccogliere una piccola fortuna ($ 2,9 milioni, poi ridotta a $ 640.000), includendo nella somma anche i giorni di lavoro persi e i conseguenti salari mancati a seguito del periodo di malattia a cui è stato sottoposto.

L’andamento di questa causa costituisce quindi un precedente per la Disneyland, che potrebbe ritrovarsi allo stesso modo a perdere e a sborsare cifre piuttosto elevate, sulla stessa linea di Mc Donald’s.