Il modo di percepire e richiedere la disoccupazione gennaio 2025 cambia del tutto. In base alla propria situazione il lavoratore o ex tale, dovrà adeguarsi a dei requisiti differenti e inviare la domanda secondo delle modalità specifiche (il cui iter può cambiare).
In base alla tipologia di sussidi di disoccupazione potrebbero esserci delle regole differenti. In Italia lo Stato aiuta i lavoratori che hanno perso il lavoro con delle indennità mensili al fine di sostenerlo nella ricerca di un nuovo impiego.
Come cambia la disoccupazione a gennaio 2025
Conoscere in che modo godere della disoccupazione nel mese di gennaio del 2025 è importante per non perdere l’assegno. La più comune è la NASpI, che viene approvata ai lavoratori subordinati che sono stati licenziati. L’indennità attribuibile è basata sulla media dello stipendio percepito negli ultimi 2 anni e può essere corrisposta per un periodo massimo di 24 mesi.
Altri esempi sono le dimissioni volontarie con la NASPI, la disoccupazione agricola e la DIS COLL che è prevista per i soggetti che lavorano con contratti di collaborazione continuativa e coordinata.
Il significato della NASPI
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego nasce nell’anno 2015, l’indennità è destinata ai lavoratori che sono stati licenziati e che hanno a loro volta la possibilità di richiedere l’assegno di disoccupazione.
Per poter ricevere l’assegno NASPI è importante fare domanda in tempo ed essere coscienti della durata massima dell’indennizzo, che è fissato ad un massimo di 24 mesi.
Un elemento importante è la richiesta della NASPI, che può essere inoltrata autonomamente grazie al servizio online disposto dall’ente previdenziale, oppure telefonando al call center o recandosi presso un patronato di fiducia.
I tempi per l’esaminare la pratica sono di trenta giorni circa. Al fine di compromettere la ricezione dell’assegno e/ per evitare dei ritardi sul pagamento è indispensabile inviare la richiesta entro sette giorni da quando è avvenuto il licenziamento.