Nel pomeriggio di oggi si sono verificati una serie di disordini all’interno del Cpr di Ponte Galeria, a Roma, dove nella notte un migrante di 22 anni si è suicidato all’interno della stanza che condivideva con altri migranti. Si tratta, inoltre, del 15esimo suicidio avvenuto all’interno di un Centro di permanenza per il rimpatrio dall’inizio di quest’anno, ovvero in appena 35 giorni, pari a circa un caso ogni due giorni.



Dopo il ritrovamento del corpo del 22enne, che si è impiccato in cella nel corso della nottata ed è stato rinvenuto dai suoi compagni attorno alle 6 del mattino, la tensione all’interno del Cpr di Ponte Galeria, a Roma, è cresciuta nel corso nella mattinata, con una piccola serie di disordini. Questi, poi, nel pomeriggio sono culminati con alcuni migranti che hanno provato a sfondare una porta di metallo, lanciando poi alcuni sassi contro il persone ed, infine, tentando (fortunatamente invano) di incendiare un’auto. Immediato l’intervento della polizia nel Cpr di Ponte Galeria a Roma, che con l’ausilio di alcuni lacrimogeni sono riusciti a placare i rivoltosi. Allo stato attuale, riferisce Ansa, la situazione dovrebbe essere tornata alla normalità.



Cpr di Ponte Galeria, Roma: il suicidio del 22enne

Insomma, i disordini all’interno del Cpr di Ponte Galeria a Roma sembrano essersi placati, mentre le autorità stanno indagando sul suicidio del 22enne. Le sue generalità non sono state rese note e non lo saranno fino al momento in cui non si riuscirà a contattare i suoi familiari. Il ragazzo, è stato ricostruito nel mentre, si sarebbe impiccato con un lenzuolo nella sua cella, lasciando un ultimo tragico messaggio sul muro della stanza, impresso con una sigaretta.

“Se dovessi mai morire”, ha scritto il 22enne suicida nel Cpr di Ponte Galeria a Roma, “vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa, mia madre ne sarebbe lieta. I militari italiani non capiscono nulla a parte il denaro. L’Africa mi manca molto e anche mia madre, non deve piangere per me. Pace alla mia anima, che io possa riposare in pace”. Il messaggio è stato reso noto dall’associazione ‘Mai più lager – No ai CPR’. Sul caso del suicidio nel Cpr di Ponte Galeria a Roma è intervenuto anche il deputato e segretario di +Europa Riccardo Magi, che ha ricordato la vicenda del 22enne, “arrivato qualche giorno da Trapani. Venerdì era stato visto disperato da alcuni operatori. Piangeva, riferiva che voleva tornare nel suo Paese perché aveva lì due fratelli piccoli di cui occuparsi, altrimenti avrebbero sofferto la fame. Era affranto, disperato per questo”.