Disturbi neurologici, un rapporto pubblicato dall’Oms mette in evidenza le difficoltà di accesso alle cure per patologie come l‘epilessia e il Morbo di Parkinson da parte di una grande fascia di pazienti, specialmente tra i meno abbienti. Malattie gravi per le quali dovrebbe essere garantita la terapia appropriata a prescindere dalla classe sociale e dal paese di residenza, anche perchè le conseguenze producono un serio impatto sulla salute pubblica e aumentano notevolmente le percentuali di persone che vengono dichiarate disabili. Il divario infatti può arrivare fino al 90% in molte zone, soprattutto nei paesi a basso reddito.



Questo, come sottolinea Quotidianosanità che ha pubblicato il report, significa che 9 pazienti su 10 affetti da epilessia non ricevono trattamenti adeguati alla condizione e non possono accedere alle strutture specializzate a causa di problemi finanziari. Un problema che va risolto aumentando la consapevolezza pubblica sui disturbi neurologici, migliorando le infrastrutture specifiche e la formazione degli operatori sanitari, selezionando anche i farmaci innovativi a livello nazionale per dare a tutti l’opportunità di scegliere la cura più appropriata dopo una accurata diagnosi.



Diminuire divario nell’accesso alle cure per i disturbi neurologici, l’appello dell’Oms per un piano d’azione nei paesi più poveri

Il divario nel trattamento dei disturbi neurologici, come sottolineato nel report dell’Oms, nasce soprattutto nei paesi più poveri e colpisce le classi a reddito medio basso che non riescono non solo ad accedere alle cure adeguate nelle strutture specializzate, ma troppo spesso non possono contare su una diagnosi accurata e tempestiva che ridurrebbe anche le conseguenze. Per questi motivi l’appello dell’Organizzazione Modiale della Sanità è stato quello di fornire al più presto un quadro d’azione, che dovrà essere adottato nelle nazioni più a rischio proponendo un programma di sostegno.



I principali interventi dovranno essere finalizzati a garantire l’accesso alle terapie per tutti i tipi di pazienti riducendo il gap entro il 2031. Il progetto è già iniziato due anni fa in Africa, dove stanno aumentando le misure di sostegno per chi è affetto da disturbi neurologici. Ad esempio in Ghana e in Tanzania, dove i governi hanno deciso di affrontare la sfida acquistando nuovi farmaci e migliorando la formazione del personale sanitario in merito al fine includere sempre più malati di epilessia e Parkinson nei trattamenti.