“Ho scritto alla presidenza di Consob per segnalare le richieste che mi arrivano dai rappresentanti delle categorie. In questa situazione di emergenza è necessario trovare misure flessibili che possano agevolare le società, una di queste potrebbe essere quella di svolgere assemblee virtuali e non di prorogare il loro termine a tre mesi, come si legge da organi di stampa. Tale scadenza sarebbe fatale per alcune realtà”, così Giulio Centemero, capogruppo commissione Finanze della Camera dei Deputati.
“È prevista la distribuzione di circa 25 miliardi di dividendi, di cui quasi la metà entro maggio. Di questi quasi metà (12 miliardi) sarebbe incassata entro giugno dai risparmiatori e dagli imprenditori che si confrontano con una crisi senza precedenti; un rinvio di qualche mese risulterebbe difficile da sostenere. Ci sarebbe inoltre un danno diretto anche per lo Stato, sia come forma di incasso diretto dei dividendi dalle controllate che come mancato gettito erariale dalla ritenuta del 26% sulle cifre da percepire, pari a oltre 3 miliardi. Infine, si lancerebbe un messaggio estremamente negativo agli investitori internazionali, che storicamente hanno apprezzato la capacità delle aziende quotate italiane di pagare puntualmente i dividendi. Riteniamo pertanto che non mettere le società italiane in condizione di tenere le assemblee in forma virtuale al fine di garantire il pagamento puntuale dei dividendi agli azionisti sarebbe estremamente lesivo per la solidità finanziaria del Paese”, conclude Centemero.