Il Codacons si scaglia contro il divieto europeo di vendere caldaie a gas dal 2029. “Una misura insostenibile per le famiglie, che non solo comporterà una stangata sul fronte della spesa da sostenere, ma rischia di non determinare nemmeno vantaggi sul piano ambientale” denuncia il Codacons, che stima una stangata sulle famiglie compresa tra 6.000 e 16.000 euro a seconda della scelta dell’impianto.



In merito al divieto di vendere caldaie a gas a partire da settembre 2029 l’Italia è tra i Paesi che hanno espresso maggiore preoccupazione, assieme ad altri Stati membri quali Polonia, Slovacchia, Romania, Croazia e Repubblica Ceca. La discussione di questo divieto è in programma il 12 giugno prossimo, quando cioè in Europa sarà discussa la bozza di revisione del regolamento 813/2013/Ue. Il processo si estenderà poi a Parlamento Ue, Commissione e Consiglio europeo e potrebbe pertanto lasciare spazio di discussione alla preoccupazione espressa dal Codacons e dagli altri Paesi che hanno rilevato le possibili criticità di questo divieto. L’obiettivo dell’Unione Europea è raggiungere la neutralità climatica, pur considerando che le emissioni di CO2 del Vecchio Continente rappresentino circa l’8% delle emissioni a livello globale. Secondo la direttiva europea, dunque, a partire dal 2024 dovrebbe arrivare lo stop agli incentivi per le caldaie a gas, poi a partire dal 2025 il declassamento della classe energetica e infine da settembre 2029 il divieto di continuare a vendere caldaie a gas.



Divieto vendita caldaie a gas entro il 2029, “obiettivo zero emissioni nel 2050”

Per raggiungere l’obiettivo emissioni zero dell’Unione Europea non c’è solo il divieto di vendita delle caldaie a gas, che dovrebbe essere attivo a partire dal mese di settembre 2029. Il regolamento Ecodesign porterà il limite minimo di efficienza stagionale al 115%, limitando di fatto l’impiego delle caldaie a gas, ma intende anche portare alla sostituzione dei fornelli a gas con piastre elettriche a induzione, incentivando anche a preferire la pompa di calore agli attuali termosifoni. Da cui l’allarme del Codacons.



Sempre nell’ottica emissioni zero, l’Unione Europea prevede il regolamento Epbd che impone ad appartamenti e edifici il raggiungimento della classe energetica E entro il 2030, per arrivare infine alla neutralità climatica entro il 2050. Si tratta di una strada a più tappe tracciate sulla carta che però non hanno ancora ottenuto il via libera a livello europeo, a partire dal divieto di vendere caldaie a gas.