Divorzio all’italiana, diretto da Pietro Germi

Sabato 20 luglio, andrà in onda, nel pomeriggio di Rai 3, alle ore 15, la commedia del 1961 dal titolo Divorzio all’italiana. Il film è diretto dal regista Pietro Germi, celebre per avere realizzato diversi progetti di grande successo, come Il ferroviere (1956), L’uomo di paglia (1958) e Un maledetto imbroglio (1959). Le musiche hanno la firma del noto compositore Carlo Rustichelli, che aveva già collaborato in diverse occasioni con il regista, in pellicole quali In nome della legge (1949), Il cammino della speranza (1950), Il brigante di Tacca del Lupo (1952), Il ferroviere (1956) e tante altre.



Il protagonista del film Divorzio all’italiana è interpretato dall’incredibile Marcello Mastroianni, considerato uno dei maggiori interpreti della storia cinematografica italiana, diventato famoso a livello internazionale grazie alle sue interpretazioni ne La dolce vita (1960) e (1963), entrambi con la regia di Federico Fellini. Al suo fianco l’attrice Daniela Rocca, ruolo questo che fu la vera svolta nella sua carriera. Nel cast di Divorzio all’italiana anche Stefania Sandrelli, Lando Buzzanca, Leopoldo Trieste, Odoardo Spadaro e Saro Arcidiacono.



La trama del film Divorzio all’italiana: il delitto d’onore

Divorzio all’italiana è ambientato all’inizio degli anni ’60 nella splendida Sicilia. Qui vive il Barone Ferdinando Cefalù, conosciuto da tutti con il nomignolo di “Fefè” (Marcello Mastroianni), sposato da tempo con Rosalia (Daniela Rocca), una donna dal carattere insopportabile ed estremamente brutta, che è follemente innamorata di lui.

Fefè, invece, ha perso la testa per la bella Angela (Stefania Sandrelli), una ragazza di appena 16 anni, anch’ella innamorata di lui.
Il protagonista, stanco delle insistenze della moglie, è quindi pronto a tutto per riuscire a tornare libero e cerca in ogni modo di trovare uno stratagemma per allontanarsi da lei.



La legge italiana non prevede ancora la possibilità di poter divorziare, mentre esiste una normativa per il cosiddetto “delitto d’onore”, regolamentato dall’art. 587 del Codice Penale, secondo il quale “Chiunque cagiona la morte del coniuge o della sorella nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dell’offesa recata all’onore suo o della famiglia è punito con la reclusione da 3 ai 7 anni…”.
A Fefè non resta altro da fare che aspettare la giusta occasione, e ciò accade con l’arrivo in città di un artista, Carmelo Patanè (Leopoldo Trieste), vecchia fiamma di gioventù di Rosalia.

Il protagonista cerca in ogni modo di favorire la relazione tra i due, invitando l’uomo nella loro abitazione con la scusa di restaurare alcuni affreschi presenti nella proprietà. Finalmente un giorno Rosalia, dopo un violento litigio con il marito, triste e sempre più sola, sembra sul punto di tradire Fefè cercando un po’ di tenerezza nell’ex amante.

Il protagonista è ormai pronto ad agire: con una scusa si allontana da casa, dicendo che sarebbe andato a vedere al cinema “La dolce vita”, ma in realtà con l’intento di rientrare prima a casa per coglierli in flagrante e uccidere entrambi.