Restano ancora molti gli aspetti da chiarire in merito alla tragica morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele. L’autopsia eseguita sul piccolo non ha infatti fatto luce sui dubbi emersi durante le indagini, a cominciare dal capire come sia morto il bimbo. Nella giornata di ieri erano circolate alcune notizie rilanciate da agenzie di stampa in merito alla presenza nel cranio del bimbo di «micro tracce di sangue con infingimento osseo». Una circostanza che farebbe pensare ad una morte di Gioele per «lesioni da urto» a seguito dell’incidente della Opel Corsa guidata dalla mamma. Una notizia che però è stata seccamente smentita da fonti investigative, dal medico legale Daniela Sapienza che ha eseguito l’autopsia, e dagli avvocati di famiglia: «Per noi sarebbe stato un elemento di chiarezza – le parole di Antonio Cozza, uno dei legali – che ci avrebbe consentito di mettere dei punti fermi a questa vicenda». Così invece Daniela Sapienza: «Il cranio? Non l’abbiamo valutato, ci siamo soltanto limitati ad altri resti scheletrici. Su questo aspetto, in questo momento, non possiamo dire nulla». Come detto in apertura, i dubbi rimangono, anche perchè due testimoni sul luogo dell’incidente affermano di aver visto Viviana fuggire a piedi dopo l’incidente con in braccio il piccolo Gioele ancora in vita. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIVIANA PARISI, “GIOELE MORTO IN INCIDENTE”. RITORNA IPOTESI CHOC: ESAMI SU AUTO
Come e quando è morto il piccolo Gioele? E’ questo che gli inquirenti stanno cercando di comprendere proprio in queste ore decisive nelle quali sono stati eseguiti nuovi accertamenti sull’auto della donna oltre che dopo l’autopsia eseguita sul corpicino del bambino di 4 anni. Come spiega Il Messaggero, riprende quota la tesi secondo la quale il bambino non sia morto in un secondo momento come sospettato ma sarebbe rimasto mortalmente ferito proprio per via dell’incidente stradale. Tra le poche certezze finora emerse, come rivelato oggi dall’inviato de La Vita in diretta estate, il fatto che il corpicino del piccolo sarebbe stato attaccato da animali selvatici, “non sappiamo se prima o post mortem e quali animali hanno attaccato il bambino e quali sono responsabili del suo spostamento”, ha aggiunto l’inviato, il quale ha spiegato ancora che saranno eseguiti accertamenti sul terriccio. Ulteriori accertamenti saranno compiuti anche sul piano psicologico della madre Viviana Parisi e in tal senso sarà importantissimo il lavoro dell’esperto Picozzi entrato nel team e che avrà il compito di verificare le possibili condizioni mentali e psicologiche di Viviana. “Diventa importante il suo lavoro perchè permetterà alla famiglia di fugare i dubbi rispetto alle circostanze che hanno spinto la donna ad allontanarsi e la diagnosi e a cosa potessero corrispondere le manifestazioni”, ha commentato la criminologa Flaminia Bolzan. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GIOELE, FIGLIO VIVIANA PARISI: COME È MORTO?
E’ stata eseguita stamane l’autopsia sui resti del corpo del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni figlio di Viviana Parisi, trovato senza vita nei boschi non lontano dall’A20 Messina-Palermo. Stando a quanto appreso dai colleghi dell’agenzia Adnkronos, nel corpo del bimbo sono state rinvenute delle pietruzze che potrebbero essere utilizzate dai periti per stabilire non soltanto il luogo della morte ma anche la data del decesso. Daniela Sapienza, medico legale della task che ha eseguito nelle scorse ore l’esame autoptico al Policlinico di Messina, ha spiegato che l’autopsia sarebbe servita per effettuare dei «rilievi antropometrici», e anche «Per correlare il soggetto all’età anagrafica, sesso, e quanto utile per fare i rilievi antropologici». «E quindi, all’identificazione». «Poi andiamo a vedere – aveva aggiunto prima dell’esame il medico legale – se ci sono segni di lesività macroscopica su questi resti e infine vediamo di determinare l’epoca della morte»
DJ MORTA, AUTOPSIA AL PICCOLO GIOELE: IL COMMENTO DEL LEGALE DELLA FAMIGLIA
Nel contempo proseguono gli accertamenti presso il laboratorio genetico forense della polizia scentifica di Palermo, concentrati in particolare sull’analisi di sei tracce biologiche ritrovate sulla Opel Corsa di Viviana, la deejay trovata morta lo scorso 8 agosto a Caronia. Restano ancora diverse le piste battute dagli inquirenti, a cominciare da quella che vuole il piccolo Gioele essere morto dopo incidente in auto perchè il seggiolino in cui alloggiava non era allacciato, come scrive Il Messaggero in data odierna, 26 agosto. Intanto è uscito allo scoperto Claudio Mondello, cugino e legale di Daniele Mondello, padre di Gioele, che ha spiegato: «Il miasma (l’odore malsano lasciato dal cadavere ndr) è ancora presente nell’aria. Mi chiedo come sia possibile che nessuno, non solo di coloro che si sono adoperati per le ricerche, ma anche degli abitanti del luogo, non abbia percepito questo cattivo odore. Eppure è una zona con una certa densità abitativa». E ancora: «Anche il cadavere di Viviana era a 15-20 metri da una proprietà recintata – aggiunge – è impossibile che nessuno abbia visto, anzi sentito, alcunché». In merito all’autopsia su Gioele, invece, è emerso che il cadavere «è abbastanza compromesso – le parole di Giuseppina Certo, medico legale e consulente della famiglia di Daniele Mondello – allo stato non è possibile ricavare elementi utili se non da tutti i fattori che potranno emergere sale indagini specialistiche», senza però sbilanciarsi sulle effettive cause di morte.