Dj Ringo, all’anagrafe Maurizio Anaclerio, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Ciao Maschio”, trasmissione di Rai Uno condotta da Nunzia De Girolamo e andata in onda nella serata di sabato 26 marzo 2022. L’uomo si è innanzitutto definito “folle”, dicendo di avere sempre fatto cose pazze nel corso della sua esistenza: “Facevo nel 1978 musica punk – ha esordito –. Registravo dei miei demo e, quando li proponevo, mi guardavano male: avevo la cresta blu e i miei pezzi andavano a 300 all’ora. Ho continuato comunque ad andare avanti per la mia strada e cerco di non scendere mai a compromessi, infatti ho perso tante occasioni: una volta per colpa di un ‘vaffa’ non è partito un progetto e sono stato licenziato. L’ho detto perché in quell’istante non volevo scendere a patti e nonostante i soldi, lo stipendio e il mio sopravvivere, ho deciso di mandare il mio interlocutore a quel paese. Forse avrei potuto contare fino a cinque…”.
Altre follie? “Quando avevo 14 anni, dissi a mia mamma che sarei andato a Londra a studiare per un corso, ma invece ho dormito per una settimana tra stazioni e case occupate da punk. Presi i pidocchi e mi dovetti anche rasare. Chiamavo una volta ogni sette giorni a casa. Farlo adesso sarebbe pericoloso, mentre negli anni Settanta potevi anche fare autostop senza correre rischi”.
DJ RINGO: “SONO TRASGRESSIVO. DICEVANO CHE MI DROGAVO, MA…”
Nel prosieguo della sua intervista di fronte alle telecamere di “Ciao Maschio”, Dj Ringo ha mosso una critica nei confronti della musica italiana di oggi, evidenziando che al giorno d’oggi è alla deriva e sfocia nella maleducazione. Poi, alcuni giudizi: “Vasco Rossi è più rock per come ha vissuto la sua vita che per come ha suonato e cantato. I Maneskin? Sono un surrogato del rock”.
Dj Ringo ha fatto dell’energia interiore “la mia bandiera esistenziale e professionale. Non faccio yoga o altro, non bevo alcol. Mi dicevano quando suonavo la batteria che ero così euforico perché mi drogavo, ma non era vero. Si può anche essere timidi, ma con tanta energia. Io nel rapporto di coppia, ad esempio, la tiro fuori. Non mi sono mai sposato, ma ho sempre avuto donne molto forti di carattere e fisicamente”. E il suo rapporto con la trasgressione qual è? “Sicuramente sono trasgressivo, perché sono cresciuto nelle discoteche e, quindi, vi lascio immaginare cosa posso avere visto ad Amsterdam, Berlino, Londra negli anni Settanta e Ottanta”.