Novak Djokovic
è di nuovo in stato di fermo al Park Hotel di Melbourne in attesa della decisione della Corte federale australiana che si pronuncerà alle 23:30 di questa sera (ore italiane, 09:30 australiane) sul ricorso presentato dal tennista contro la nuova cancellazione del visto d’ingresso. A prendere questa decisione il ministro dell’Immigrazione dell’Australia Alex Hawke in quanto Djokovic non sarebbe stato in regola con le normative legate al Covid-19. «Ho usato il mio diritto di annullare il visto del signor Novak Djokovic, perché è nell’interesse pubblico», ha dichiarato il ministro in una nota emessa dalle autorità australiane. Dunque, ha annullato la prima decisione della giustizia italiana, che aveva autorizzato l’ingresso del tennista.
Dall’affidavit presentato dai legali di Djokovic, e pubblicato online, Alex Hawke ritiene che consentire al serbo di giocare l’Australian Open possa comportare almeno uno di questo rischi: «incrementare il favore alle posizioni contrarie ai vaccini, facendo sì che più persone rifiutino di vaccinarsi o di ricevere la dose booster»; «rinforzare le posizioni di una minoranza di australiani che rimane non vaccinata e a rischio di contrarre il COVID-19»; «aumentare il numero di persone che decidono di non ricevere la dose booster e/o di non vaccinati che manifestino sintomi gravi e/o contagino altri, e/o aumentare la pressione sul sistema sanitario nazionale».
PROCESSO DJOKOVIC: COSA PUÒ SUCCEDERE
Cosa succede ora?
L’attesa è tutta per l’udienza decisiva: se Novak Djokovic vince il ricorso, può debuttare all’Australian Open; se invece il visto venisse cancellato definitivamente, non solo salterebbe la competizione, ma verrebbe espulso dal Paese e potrebbe essere anche bandito per tre anni, una misura che però in circostanze eccezionali viene revocata. Intanto la squadra legale del tennista serbo ha ottenuto una piccola vittoria, perché l’udienza si terrà davanti ad un tribunale di tre giudici (James Allsop, Justice Anthony Besanko e Justice David O’Callaghan). Se dovesse essere ribaltata la decisione di revoca del visto, allora il governo australiano avrebbe limitate capacità di appellarsi, mentre Djokovic potrebbe essere subito in campo per il primo turno dell’Australian Open. Per chi perde non c’è possibilità di appello, se non alla High Court, che è il livello più alto del sistema giudiziario. E se l’udienza di domenica non fosse decisiva? La Corte federale potrebbe anche non riuscire a prendere una decisione. Questo complicherebbe i piani di Djokovic perché, come spiegato dall’ex vice segretario del dipartimento per l’immigrazione Abul Rizvi, il ministro potrebbe concedergli «un visto transitorio mentre la corte valuta la sua decisione», ma ritiene «che sia improbabile, non credo che il governo lo farebbe».
DIRETTA VIDEO STREAMING UDIENZA DJOKOVIC
Visto il significativo interesse pubblico in questa materia, la Corte federale dell’Australia non ha solo pubblicato online tutta la documentazione sul caso Djokovic, ma ha annunciato che l’udienza verrà trasmessa in diretta video streaming sul proprio canale YouTube. Pertanto, l’udienza sul visto di Novak Djokovic, decisiva soprattutto per la partecipazione del tennista all’Australian Open, potrà essere seguita in diretta video streaming su YouTube dalle 23:30 ore italiane, quando in Australia saranno le 09:30 di domenica 16 gennaio 2022, cliccando qui.