CAMBIA ANCORA LA NORMA SULLE MULTE AI NO VAX: NESSUN RIMBORSO PREGRESSO

Facendo un po’ di chiarezza rispetto alle diverse versioni del testo uscite ieri, stamane il Decreto Milleproroghe 2025 approvato in CdM nella serata del 9 dicembre è stato resto disponibile nel comunicato stampa finale di Palazzo Chigi: alcune novità e parti perfezionate sono state aggiunte, come ad esempio il chiarimento sulla delicata vicenda delle multe ai lavoratori “no vax”. Si conferma l’annullamento definitivo di tutte le multe pecuniarie in materia di obbligo vaccinale anti-Covid, ma non saranno disposti rimborsi “pregressi” per tutti coloro che ha già erano incorsi nella sanzione.



Nel Milleproroghe 2025 trova poi spazio, oltre allo scudo penale per i medici, lo slittamento di 4 mesi fino al 30 aprile 2025 dello scudo erariale per gli amministratori pubblici in caso di colpa grave per responsabilità contabili: slitta anche di 3 mesi l’obbligo di polizza anti-catastrofi naturali, dando respiro alle aziende che potranno così stipulare assicurazione da dopo il 31 marzo 2025. Atteso e confermato il rinvio di 1 anno per poter stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi, con il divieto che viene fissato al 31 dicembre 2025. Da ultimo, tra le misure del Milleproroghe, trova spazio anche la proroga al 31 marzo 2025 del termine per le tasse nei Comuni degli Appennini colpiti dalla scarsità di neve negli scorsi mesi: un anno invece viene concesso per i contributi a fondo perduto e credito d’imposta per le imprese del settore turistico delle medesime località.



GOVERNO APPROVA IL DECRETO MILLEPROROGHE 2025: COSA PREVEDE IL TESTO, DALLO STOP ALLE MULTE NO VAX FINO AI PROVVEDIMENTI SU UCRAINA E TURISMO

All’unanimità e dopo una discussione abbastanza rapida in Cdm, il Governo Meloni ha approvato il Decreto Milleproroghe 2025, il provvedimento “classico” di fine anno in cui convergono tante voci di spesa e direttive che non riescono a trovare spazio nella Manovra di Bilancio del prossimo anno. Dopo diverse polemiche per alcuni punti inseriti, la nuova bozza di testo sul Milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri cambia la parte sulle multe ai no vax che non vengono più sospese per un anno ma definitivamente annullate, con disposti i rimborsi per chi aveva dovuto già pagarle durante gli anni della pandemia (una volta introdotto l’obbligo vaccinale per determinate categorie di lavoratori).



Svariate le voci inserite nel Milleproroghe 2025, ma è proprio il tema delicato dei “no vax” ad aver causato una importante modifica della bozza di base: i procedimenti con sanzioni contro chi non si era vaccinato contro il Covid-19, secondo gli obblighi di legge vigenti all’epoca con il Governo Draghi, «vengono annullate» con gli stessi obblighi che invece decadono, «definitivamente interrotti». Il Dl Milleproroghe approvato in CdM oggi 9 dicembre 2025 si prende anche la briga di estinguere i giudizi pendenti rimborsando chi aveva già dovuto pagare le multe per non essersi vaccinato/non aver sottoscritto il Green Pass: nella precedente versione del testo si stimava una proroga di un anno per la sospensione delle multe, mentre ora appunta vengono eliminate (previo il vaglio del MEF sui costi derivanti alla “pietra tombale” per le multe ai no vax, riporta l’Adnkronos).

Sempre all’interno del vasto decreto, il Governo approva l’adeguamento alla normativa Ue sui controlli per il denaro contante in ingresso e uscita dall’Europa, mentre viene istituito l’albo nazionale delle botteghe storiche: tra i 20 articoli del testo finale, il Milleproroghe pospone la scadenza sui permessi di soggiorno per cittadini ucraini fino al prossimo 4 marzo 2026: slittata di 3 mesi la polizza “climatica” che le imprese dovranno stipulare per assicurarsi contro gli eventi catastrofici a livello ambientale. Le aziende ora avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per mettersi in regola, così come viene prorogato di un anno l’ingresso in vigore del nuovo regime di esenzione IVA per le realtà del Terzo Settore, fino al 1 gennaio 2026. Slitta poi il decreto di costituzione dell’organo consultivo per le società sportive professionistiche, mentre viene prorogato il pacchetto di sostegni al settore del turismo con possibilità fino al 31 dicembre 2025 per le aziende di accedere credito di imposta e contributi a fondo perduto. Capitolo finale del Milleproroghe, sul fronte salute viene creato una sorta di “scudo penale” per i medici applicabile fino a fine 2025: si tratta di una limitazione di responsabilità penale solo nei casi di «dolo e colpa grave a carico degli esercenti una professione sanitaria in situazioni di grave carenza di personale».

PRIMA DEL MILLEPROROGHE VERTICE DI MAGGIORANZA CON NOVITÀ SULLA MANOVRA: L’ANNUNCIO DEL GOVERNO MELONI

Appena prima dell’approvazione del Decreto Milleproroghe in CdM, e in vista della settimana che porterà agli eventi di domenica prossima con la festa finale di FdI ad Atreju e il Congresso della Lega in Lombardia, il Governo Meloni si è ritrovato in un vertice di maggioranza ristretto per discutere dei possibili aggiustamenti ala Manovra 2025. Dopo le segnalazioni sugli emendamenti da consolidare in fase di discussione parlamentare della Legge di Bilancio, a Palazzo Chigi si sono ritrovati i vertici dei partiti di maggioranza (ovvero Fdi, Lega, FI, Noi Moderati) assieme al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e al suo vice Maurizio Leo: presenti dunque la Premier Meloni, i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e infine il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi.

«Abbiamo condiviso alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra», si legge nel brevissimo comunicato diffuso dal Governo al termine del vertice di maggioranza, prima dell’inizio del CdM. In un clima “molto collaborativo”, il Centrodestra prevede cambiamenti sul testo finale della Manovra 2025 sui tre capisaldi di famiglie, imprese e sanità. In parte all’interno del Dl Milleproroghe e in parte con altri emendamenti in Aula, il Governo punta ad accelerare per non arrivare con il “fiato corto” all’approvazione della Finanziaria negli ultimi giorni dell’anno. Secondo fonti del Ministero dell’Economia all’ANSA, tra i primissimi aggiustamenti alla Manovra di Bilancio 2025 verrà allargata la platea della Flat Tax, in questo caso anche ai dipendenti fino a 35mila euro di reddito annuo.