Nel decreto Sostegni non c’è solo un importante aiuto ai giovani per il mutuo prima casa, ma anche una norma per ristrutturare i mutui casa esecutivi. La conversione in legge del decreto di due mesi fa, infatti, rende applicabile una legge del 2019 per la quale i debitori potranno bloccare per sei mesi le esecuzioni e contrarre un nuovo prestito a certe condizioni. Questa norma, già esistente, di fatto non era utilizzabile perché mancava un decreto attuativo. Con la trasformazione in legge del decreto 41/2021 è stata, quindi, semplificata e resa applicabile. Quindi, chi ha mutui immobiliari che sono finiti in procedura esecutiva per morosità può puntare alla ristrutturazione. Ne parla La Repubblica, spiegando che si tratta di una novità importante che può salvare 120mila persone dall’asta.
Questa la stima delle famiglia con prima casa in attesa di vendita all’incanto dopo il blocco delle esecuzioni che da oltre un anno ha fermato tribunali e procedure. A proporre questa legge il senatore M5s Daniele Pesco che la strutturata con un gruppo di consulenti del mondo imprenditoriale e forense.
MUTUI CASA ESECUTIVI: COSA CAMBIA CON DL SOSTEGNI
Per accedere ai benefici della legge bisogna rispettare alcuni requisiti. Ad esempio, la casa deve essere quella principale per il soggetto indebitato. Inoltre, il valore immobiliare non deve superare i 250mila euro e non deve essere un immobile di lusso, inoltre non devono esserci altri debiti o rinuncia dei creditori. I proprietari potranno quindi negoziare un nuovo mutuo o surrogare il vecchio con una nuova banca, evitando l’asta sull’immobile. Questa norma si rivela vantaggiosa anche per i creditori, perché si evita la vendita giudiziaria. Inoltre, la nuova erogazione riceve la garanzia dello Stato, con copertura del 50% in caso di mancato pagamento da parte del Fondo prima casa. Per quanto riguarda i debitori, potranno chiedere la sospensione del procedimento esecutivo fino a sei mesi per ricontrattare la loro esposizione, quindi il nuovo mutuo potrà confluire alla procedura di sovraindebitamento, che rende possibile l’esdebitazione da eventuali altri debiti. Rinegoziando il maggior numero possibile di mutui, per l’imprenditore immobiliare Giovanni Pastore, tra i promotori dell’iniziativa, è possibile «anche evitare che il massacro pandemico produca un massacro sociale».