Dmitry Medvedev è senza dubbio uno dei “grandi” protagonisti della guerra in Ucraina in corso da più di quattro mesi e che di fatto vede contrapposta la Russia all’Occidente e all’Unione Europea. Più volte l’ex presidente della Federazione Russa ha rilasciato dichiarazioni a dir poco rabbiose verso l’Europa, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, con minacce neanche piuttosto velate.



Il suo nome è così finito al centro delle cronache giornaliste, e stando a quanto si legge anche sull’edizione online del quotidiano Libero, ha interessato Dossier, un portale web russo secondo cui proprio il “falco” sarebbe stato lasciato dalla sua consorte, Svetlana, per via di problemi mentali: «Il divorzio potrebbe essere stato provocato dal suo stato psichico instabile rispecchiato dai suoi post», fanno sapere le fonti dei giornalisti russi, come si legge anche su La Stampa. In poche parole, la moglie di Dmitry Medvedev avrebbe evidenziato dei comportamenti tutt’altro che consoni da parte dell’ex presidente, che ai tempi del suo mandato illuse circa il fatto che la Russia sarebbe svoltata verso l’Occidente, lasciandolo.



DMITRY MEDVEDEV LASCIATO DALLA MOGLIE? COSA SAPPIAMO

Sicuramente una nuova chiave di lettura che per certi versi potrebbe spiegare il comportamento decisamente sopra le righe tenuto dall’ex presidente russo Medvedev dallo scoppio della guerra, che più volte ha puntato il dito contro il mondo occidentale, prendendo in giro anche l’Italia, come ad esempio accaduto nella recente visita di Macron, Draghi e Scholz a Kiev da Zelensky.

Medvedev è solito utilizzare l’app di messaggistica Telegram per attaccare la Nato, l’Ue e gli Stato Uniti, rendendo pubblici tutti i suoi “eccessi verbali” come scrive ancora Libero, ma non è da escludere che dietro questa sua rabbia manifestata in particolare negli ultimi tempi, potrebbe esservi proprio l’addio della moglie, o viceversa. Stando ad altre ricostruzioni Medvedev avrebbe iniziato ad alzare i toni del discorso per candidarsi come serio erede di Vladimir Putin alla guida della Federazione Russa: se davvero fosse lui il sostituto dello Zar…