Lutto nel mondo della musica statunitense: Earl Simmons, meglio conosciuto come Dmx, è morto. La conferma è arrivata dalla sua famiglia: il rapper si è spento al White Plains Hospital dopo essere stato in coma per diversi giorni. L’artista aveva 50 anni, secondo TMZ era stato colpito da un attacco cardiaco a causa di un’overdose.
«Earl era un guerriero che ha combattuto fino alla fine. Amava la sua famiglia con tutto il cuore e apprezziamo il tempo che abbiamo trascorso con lui», ha commentato la famiglia di Dmx in una nota: «La musica di Earl ha ispirato tantissimi fan in tutto il mondo e la sua eredità vivrà per sempre. Apprezziamo tutto l’amore ed il sostegno che abbiamo ricevuto durante questo periodo particolarmente difficile».
DMX, RAPPER MORTO A 50 ANNI
Dmx, noto anche come Dark Man X e The Divine Master of the Unknown, nell’autobiografia scritta nel 2003 ha parlato della sua infanzia difficile, soprattutto degli abusi subiti e sul complicato rapporto con la madre. Il rapper è cresciuto in una casa famiglia ed ha iniziato a consumare droga all’età di 14 anni, quando un insegnante gli fece fumare crack. Dmx ha dovuto lottare con la tossicodipendenza per il resto della sua vita e nel corso del suo percorso ha commesso molti errori – dalle rapine alla violenza – ma in molti in queste ore stanno ricordando le sue grandi qualità umane, basti pensare al grande amore per i cani. Oltre al boom nel mondo del rap, l’artista ha preso parte a diversi film, pensiamo al poliziesco Belly del 1998. Impossibile non citare il suo rapporto con la fede: Dmx era un cristiano devoto e ha sempre terminato i suoi live set con una preghiera.