«Il genoma umano è stato contaminato. Abbiamo 1,25 miliardi di donne in grado di partorire che sono portatrici di una mutazione genetica dovuta a inoculazioni di vaccini a Rna messaggero». Questo è quanto ha dichiarato il dottor Daniel Nagase in una delle diverse manifestazioni no vax a cui ha preso parte negli ultimi tempi. Le si ritrovano nelle chat Telegram dei no vax, dove circolano alimentando questa bufala. «Questa è l’entità del male che dobbiamo affrontare», afferma in uno dei tanti video che rimbalza sui social. Si tratta di un medico contro cui si è scagliato l’Alberta Health Services (AHS), il servizio sanitario della provincia canadese, perché nei mesi scorsi aveva promosso l’uso dell’ivermectina contro il Covid, farmaco antiparassitario. Peraltro, è stato messo in congedo per aver trattato pazienti Covid con questo farmaco nell’ospedale dove lavorava nel 2021.
Da allorail dottor Daniel Nagase sta girando la provincia di Alberta e della Columbia Britannica parlando in comizi contro i vaccini. Nonostante ci siano studi su studi che dimostrino la sicurezza dei vaccini anti Covid anche per le donne che vogliono concepire un figlio, non si placano le fake news sul tema. La task force Ema ha anche condotto un’analisi dettagliata di diversi studi che hanno coinvolto 65mila donne circa in diverse fasi della gravidanza, constatando che non è emerso alcun rischio di complicanze, aborti spontanei, nascite premature o eventi avversi nelle gestanti e nei nascituri dopo la somministrazione di vaccini a mRna.
LE ALTRE BUFALE DI NAGASE: METALLI NEI VACCINI
Risultati coerenti con tutti gli studi finora emersi, ma che evidentemente non placano i no vax che continuano a diffondere disinformazione e fake news. Ma non è finita qui. Ai microfoni di Western Standard il dottor Daniel Nagase ha rilanciato le sue tesi, affermando di aver esaminato i vaccini di Pfizer e Moderna al microscopio, scoprendo che non ci sono segni di materiale biologico, neppure mRna o Dna. Pur precisando che i campioni hanno viaggiato in diversi veicoli senza la dovuta refrigerazione, ha aggiunto di non aver rilevato né azoto né fosforo, ma soprattutto non contenevano alcun Rna, ipotizzandone la scomparsa con il fatto che i vaccini esaminati sono rimasti fino a due mesi senza refrigerazione. Dunque, ha visionato una struttura formata da «una palla con gambe che crescono» all’interno del campione di Moderna che contiene alluminio, tulio invece in Pfizer, ma in generale anche «cristalli, scaglie, fili, bulbi, sfere, fibre e sfere con gambe che crescono da esse», elementi composti «prevalentemente da carbonio e ossigeno, sia nel campione Moderna che in quello Pfizer, e sembrano essere in forma di fibre».
Per il dottor Daniel Nagase «il carbonio-ossigeno può certamente essere un segno della presenza di grafene, ma come fanno a far assumere al grafene tutte queste forme diverse: dalle sfere alle fibre ai cristalli, questa è una tecnologia di cui non sono a conoscenza con le mie conoscenze scientifiche». Come se non bastasse tutto ciò, ha pure una teoria sulle ragioni di ciò: «Il Canada è parte dell’esperimento, alcuni Stati degli USA ricevono un lotto leggermente diverso senza la nanotecnologia del carbonio? E poi ai Paesi di tutto il mondo vengono somministrate iniezioni diverse, e noi siamo osservati per vedere “beh, chi muore più velocemente, chi si ammala di più o che tipo di malattie risultano” da ingredienti sperimentali somministrati indiscriminatamente e senza spiegazioni alle persone».