In Islanda si trova uno tra i principali centri mondiali di ricerche genetiche e mappatura del Dna, la compagnia DeCode genetics che da più di 25 anni traccia e raccoglie dati arrivando a più di 350mila genomi differenti. Da questi confronti si sta cercando di implementare la ricerca su varie malattie e dai geni che ne possono influenzarne i rischi come l’Alzheimer, il diabete e la schizofrenia. Ma sopratttutto ultimamente gli scienziati si stanno concentrando nel capire come la genetica possa influenzare i diversi stili di comportamento e caratteristiche della personalità che portano gli individui a compiere certe scelte piuttosto che altre o a pensare in un determinato modo.
Quello che è emerso dagli studi è interessante perchè è stato dimostrato che il Dna dell’uomo determina anche l’ereditarietà del carattere, quindi studiando la sequenza di ognuno si potrà in futuro anche arrivare a capire quale potrebbe essere il “destino“, cioè prevedere che una persona possa ad esempio essere più portata per abilità matematiche o artistiche, così come capire dai geni se sarà più sportivo o sedentario. Ne parla in un articolo anche la BBC che ha inoltre interpellato alcuni specialisti, per commentare quale potrebbe essere il futuro della genetica come base di ricerca dei tratti della personalità, e come il Dna potrà aiutare gli psichiatri a fare diagnosi sempre più specifiche sui problemi mentali.
Come la genetica determina pensieri e comportamenti
Il 73enne neurologo islandese Kári Stefánsson, principale ricercatore della compagnia DeCode afferma che il lavoro degli scienziati è stato facilitato dal fatto che il Dna proveniente dagli abitanti dell’Islanda, è particolarmente “isolato” cioè non presenta le caratteristiche influenze esterne dei materiali genetici delle altre popolazioni. Quindi tutto ciò ha permesso anche di evidenziare i tratti comuni e differenti di ogni individuo.
Stefánsson ha confermato anche che l’ereditarietà dei genitori, incide insieme ad altre 70 mutazioni a formare il “cocktail genetico” che poi plasma anche la personalità dell’individuo e le sue inclinazioni. E dice “Forse non ce ne rendiamo conto, ma la maggior parte dei nostri comportamenti deriva dal Dna“, la genetica incide anche sugli hobby, sul gusto e sulle preferenze alimentari.
Il Dna influsce sulla personalità
La docente di psichiatria presso la Rutgers University del New Jersey, Danielle Rick, autrice del libro “The child code”, conferma alla BBC che gli studi su genetica e personalità si stanno sempre più concentrando sul capire quali sono le influenze del Dna nel percorso di vita, perchè alcune caratteristiche come l’impulsività, la coscienziosità, la simpatia o l’introversione non solo sono di natura genetica, ma molto probabilmente anche ereditarie.
Perciò “Questo riflette il fatto che i nostri geni influenzano il modo in cui si forma il nostro cervello, che ha un impatto sul modo in cui pensiamo e interagiamo con il mondo“, spiega la professoressa. Tuttavia, sussistono alcuni rischi nel procedere con una mappatura dei tratti della personalità, afferma, perchè si potrebbe anche prevedere una certa vulnerabilità, come ad esempio la tendenza ad abbandonare gli studi o ad essere licenziati dal lavoro.