Grande protagonista della fiction di casa Rai Doc 2, Giovanni Scifoni è stato ospite di Oggi è un altro giorno. L’attore, che interpreta Enrico Sandri, ha spiegato così il successo della serie medical: «Piace la favola di queste fiction. Poi noi a Doc siamo medici che ascoltiamo i pazienti, mentre il medico ti tratta come uno studente fuori corso che non sai le cose (ride, ndr). In Doc noi ascoltiamo, questa roba mette una tenerezza e un calore, un desiderio di essere lì».



Giovanni Scifoni, tra serietà e ironia, si è poi soffermato sul cambiamento delle persone, rimarcando: «Si può sempre cambiare nella vita, ma ci riesce raramente. Siamo ancorati al nostro passato. Io anche prima dell’inizio di questa trasmissione ero altro (ride, ndr)». (Aggiornamento di MB)

Doc 2, Giovanni Scifoni è Enrico Sandri

Giovanni Scifoni interpreta il ruolo di Enrico Sandri nella seconda stagione di Doc 2 – Nelle tue mani. L’attore presta il volto al personaggio di neuropsichiatra infantile atipico dotato di una grandissima sensibilità. L’attore non nasconde di avere diverse cose in comune con il personaggio tra cui proprio quel pizzico di follia che non guasta nella vita! Il personaggio di Enrico Sandri non è solo un ottimo dottore, ma anche il più caro amico di Andrea Fanti. Proprio lui, infatti, aiuta Fanti nel recuperare la memoria dopo l’incidente. Un ruolo che calza a pennello all’attore che può vantare una carriera di grande successo nel mondo del cinema, della televisione e del teatro. Proprio parlando del suo personaggio di Enrico Sandri, Scifoni in un’intervista a Tele Più ha rivelato: “siamo entrati subito come treni nella storia”.



Durante la seconda stagione di Doc Nelle tue mani, il personaggio di Enrico Sandri vivrà una serie di novità, ma l’attore non nasconde: “senza offendere nessuno, è stato faticosissimo, una sfida”.

Giovanni Scifoni e la fede: “essere cattolico praticante significa un’adesione completa”

Giovanni Scifoni durante un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni ha parlato anche della importanza della fede nella sua vita “essere cattolico praticante significa un’adesione completa, confrontarsi con il popolo dei fedeli, andarci a messa insieme, condividere le stesse cose. E condividere l’esperienza con un popolo è più complesso che viverla da soli”. Non solo, l’attore nel programma “Siamo noi” su Tv2000 ha raccontato di come un prete sia stato importante nel suo matrimonio: “ho conosciuto tantissimi sacerdoti e quello che io sono oggi lo devo anche a loro. Un sacerdote ha salvato il mio matrimonio”.



Sempre l’attore ha poi raccontato: “un altro prete ha salvato mia moglie in un momento disperato della sua vita. Un sacerdote mi ha preso per i capelli e mi ha fatto tornare nella chiesa, da cui ero andato via. Un altro sacerdote mi ha reso un artista migliore, perché io copio da alcuni preti diverse delle cose che faccio sul palco. Il dono per cui però sono più grato, in assoluto, è la domenica; posso anche avere una settimana orribile, ma so che la domenica c’è sempre qualcosa per me. Mi siederò su quella panca, su quella sedia o su quello sgabello e riceverò una parola, un’omelia, l’Eucarestia. Questo è impagabile”.