Usa, la diffusione di documenti segreti del Pentagono riguardanti piani e tattiche militari da adottare su vari fronti rappresenta la “peggiore fuga di notizie degli ultimi 10 anni” ed evidenzia una “grave falla dei servizi segreti americani“, secondo un’inchiesta del settimanale The Economist, inoltre, la facilità di reperire informazioni riservate sta a sottolineare anche la fragilità dei sistemi di cybersicurezza che ha permesso agli utenti della chat Discord, di accedere agli archivi protetti.
Ora in base alle indiscrezioni pubblicate sulla stampa, questo problema potrebbe rivelarsi molto più ampio di quanto già stimato, perchè i documenti che stanno circolando non riguardano soltanto le operazioni di guerra in Ucraina, ma anche molte altre questioni di interesse politico e militare.
Comprese alcune prove sul controllo e la raccolta di informazioni sistematiche da parte dei servizi segreti statunitensi sugli eserciti alleati, che dovevano essere poi utilizzate per indirizzare le decisioni ufficiali della Nato. L’amministrazione Biden sta ora conducendo un’indagine approfondita sulla questione, ma il momento è molto delicato. Tra l’Ucraina che sta preparando una controffensiva e la Russia che dichiara che i files segreti potrebbero essere utilizzati per depistare ed ingannare le operazioni dell’esercito di Putin.
Documenti segreti Pentagono, la falla dell’intelligence Usa “La peggiore fuga di notizie degli ultimi 10 anni”
La controversia sui documenti segreti del Pentagono si è spostata sul piano guerra Russia-Ucraina. Come riportato da The Economist, il rischio è che ora l’esercito russo possa anticipare le operazioni conoscendo già quale sarà la tattica difensiva degli alleati occidentali. Ma il problema è anche che nei files, viene rivelata la fragilità del fronte dell’Ucraina che risulterebbe indebolito da un minore numero di missili disponibili, che potrebbe poi terminare le scorte entro il prossimo 23 maggio. Inoltre in una foto, tra quelle diffuse su Telegram, sarebbe mostrata una mappa esatta di tutte le batterie missilistiche pronte.
Resta poi il problema interno di nuove prove a dimostrazione che l’intelligence americana sia dotata di spie che controllano i movimenti dei leader dei paesi alleati. Quest’ultima fuga di notizie è la quarta peggiore della storia, dopo quella del 2013 che aveva già portato l’evidenza un controllo Usa su Angela Merkel ed altri funzionari di stato di Ungheria, Corea del Sud, e Israele.