È un autentico mistero quanto sta avvenendo in queste ore nel Consiglio Europeo che potrebbe davvero cambiare forse per sempre le “regole” Ue sul tavolo (qui tutti i dettagli sulla riunione di fuoco che attende i leader Ue): il Fatto Quotidiano questo pomeriggio ha preso possesso e pubblicato sul proprio portale online un documento riservato portato all’interno del Consiglio Ue dal direttore del Mes – il fondo Salva-Stati, uno dei due metodi che l’Eurogruppo di lunedì ha ritenuto valido per far fronte alla gravissima emergenza economica da coronavirus – Klaus Regling dove vi sarebbe tutto il contrario di quanto richiesto dall’Italia per risolvere la crisi.
Niente eurobond (o coronabond), bensì le linee di credito per poter arrivare il Meccanismo Europeo di Stabilità entro la prossima settimana, con annesso le condizionalità previste dalla legislazione vigente. Lo scoop del Fatto dimostrerebbe dunque che martedì scorso nella riunione dei Ministri dell’Economia dell’Unione (presente dunque anche Roberto Gualtieri) si sia lavorato per attivare le linee di credito del Mes e non si abbia invece tenuto conto della possibilità di un eurobond come soluzione per tutti gli Stati che necessitano.
MA IL MES POI SPARISCE DALLA BOZZA: CHE SUCCEDE
Poi in mezzo qualcosa è cambiato, perché invece gli ultimi aggiornamenti sul Consiglio Ue vedono una strategia completamente diversa: prima l’intervista di Draghi che chiede un forte “bazooka” all’intero board europeo in modo che non siano i cittadini a pagare i disastri della crisi economica che si sta per abbattersi a livello mondiale. Poi anche la lettera dei 9 Paesi Ue (voluta da Macron e Conte “contro” la Merkel e i Paesi del Nord meno colpiti dal coronavirus) che chiede esplicitamente la possibilità degli eurobond: quello che ne rimane dunque mette in assoluto secondo piano il Mes, almeno secondo le ultime bozze sulla dichiarazione finale del Consiglio circolate fino a pochi minuti fa sulle agenzie internazionali.
Come scrive l’Ansa, «nell’ultima versione della bozza della dichiarazione dei leader dei 27 circolata dopo la riunione degli ambasciatori Ue, sparisce il riferimento al Mes. Tuttavia il testo sulla questione resta aperto alla discussione dei leader Ue, che si riuniscono in videoconferenza alle 16». Ma quelle linee di credito del Mes dunque che fine avrebbero fatto? Per ora resta un mistero che solo la versione finale ufficiale della dichiarazione in Consiglio Ue potrà fugare: nel frattempo, ancora l’Ansa riporta parte dell’ultimo documento che ha visionato «Prendiamo nota dei progressi fatti dall’Eurogruppo nel sostegno alla crisi della pandemia. Invitiamo l’Eurogruppo a presentare iniziative senza ritardo e sviluppare le necessarie indicazioni tecniche nelle prossime settimane. La nostra risposta deve prendere in considerazione la natura senza precedenti dello shock del Covid-19 che colpisce tutti i nostri Paesi, e sarà rafforzata, ove necessario, con ulteriore azione, in modo inclusivo, alla luce degli sviluppi, in modo da presentare una risposta esauriente».
QUI IL DOCUMENTO “SEGRETO” SUL MES