Dodi Battaglia, storico musicista dei “Pooh”, è intervenuto ai microfoni della puntata odierna di “C’è Tempo per…”, trasmissione di Rai Uno condotta da Beppe Convertini e Anna Falchi. Dopo una breve parentesi circa la sua fede calcistica (“Tifo ostinatamente Bologna e Inter, perché ho lavorato per molto tempo a Milano, mentre quella emiliana è la mia città”), per poi parlare della sua tournée: “Questo stop legato al lockdown che ha coinvolto noi artisti ci ha beccato proprio nel pieno del tour ‘Perle’: mancano all’appello Milano, Verona e Brescia. Abbiamo registrato fin qui grandi sold out”. Nella sua carriera Battaglia ha collaborato con grandi nomi della musica, come Vasco Rossi e Zucchero, e ora si appresta a intraprendere una nuova partnership di successo:Ho appena firmato il contratto con un artista internazionale di prima fascia e dopo l’estate vi svelerò il suo nome. Si tratta di un chitarrista mondiale di livello assoluto“.(aggiornamento di Alessandro Nidi)



DODI BATTAGLIA: “I POOH NON SONO MAI STATI UGUALI A LORO STESSI”

Dodi Battaglia ospite di “C’è tempo per“, lo spin-off di Unomattina Estate condotto da Anna Falchi e Beppe Convertini su Rai1. Nella puntata di lunedì 10 agosto 2020 tra i protagonisti pronti a raccontarsi in studio c’è anche l’ex Pooh che dopo l’esperienza con il gruppo sta proseguendo la sua carriera da solista. Recentemente, infatti, ha pubblicato l’album Perle 2, un album live che ha presentato così dalle pagine di Tuttorock.it (data 14 luglio 2020): “un best della tournée teatrale”. In realtà in piena promozione il cantante si è dovuto fermare per via dell’emergenza sanitaria da Coronavirus come ha sottolineato nell’intervista rilasciata a Tuttorock.it: “purtroppo l’emergenza sanitaria mi ha costretto ad interrompere. In qualità di vice presidente e delegato di Nuovo IMAIE ho lavorato con la commissione che ha indetto due bandi per l’assegnazione di fondi di sostegno rivolti agli artisti interpreti ed esecutori, ognuno di 7,5 milioni di Euro. Poi ci sono altri progetti a cui sto lavorando e che vedranno la luce nei mesi a venire”. La pandemia da Covid-19 ha stravolto le vite di tutti noi, ma la musica è riuscita comunque ad unirci seppur distanti. “La musica ha il grande dono di essere un potente mezzo di aggregazione: ne è stata conferma il fenomeno dei balconi che ad ora fissa si riempivano di persone che cantavano insieme per sconfiggere la solitudine ed il senso di smarrimento” – ha detto Dodi – “la musica in sé non ha perso nulla, anzi è stata il pretesto per organizzare occasioni di beneficenza grazie ai tanti brani solidali pubblicati. Ha unito le persone, aiutandole a sopportare un isolamento a cui mai avremmo immaginato di dover essere costretti, un giorno”.



DODI BATTAGLIA: IL PROGETTO DI “PERLE”

Naturalmente Dodi Battaglia non nasconde che sento tantissimo la mancanza di suonare dal vivo visto che a Tuttorock.it ha raccontato: “in ambito live che trovo la mia completa realizzazione. Solo stando sul palco posso comunicare con il pubblico, condividere le mie idee e capire, tramite le reazioni dei presenti”. Durante l’intervista ha anche raccontato come è nata l’idea del progetto musicale dal titolo “Perle”: “al termine dei concerti, tra il pubblico c’era sempre chi mi faceva i complimenti chiedendomi però perché non avessimo inserito in scaletta anche una tal canzone od un certo brano strumentale. Una volta terminato il mio percorso artistico con il gruppo, è nato in me il desiderio di proporre una parte di repertorio meno noto al grande pubblico, quei brani che pur non conoscendo la ribalta delle hit avevano comunque un grande spessore sia compositivo che in fatto di testi. Così, basandomi sul mio gusto personale e organizzando un sondaggio presso i miei fan, ho stilato la rosa di brani che ho portato a teatro con le due edizioni della tournée”. Il successo di “Perle” ha spinto il cantautore a pubblicare anche “Perle 2”: “la prima edizione di “Perle” era andata talmente bene in fatto di sold-out e di vendite dell’album live”. Impossibile non parlare dei Pooh con cui ha scritto alcune delle pagine più belle della musica italiana: “I Pooh non sono mai stati uguali a loro stessi. Abbiamo vissuto i nostri anni in una situazione di costante evoluzione, sempre alla ricerca di nuovi suoni e di nuove soluzioni compositive, attenti a ciò che accadeva in ambito musicale internazionale, ma con la volontà di non snaturarci”.

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