Dodi Battaglia si racconta a cuore aperto a Verissimo soffermandosi sulla morte dell’amico Stefano D’Orazio, scomparso pochi giorni fa per una malattia pregressa peggiorata dopo aver contratto il Coronavirus. “Speravo in un messaggino che mi dicesse che stava migliorando, molti personaggi si ammalano e poi guariscono” – racconta il chitarrista dei Pooh – “invece è arrivata questa tranvata in testa inaspettata. Certe perdite non le puoi digerire in poco tempo, questa perdita resterà un perno mancante della mia vita. Ogni volta che sentirò una canzone dei Pooh, un manifesto, oppure una macchina come quella che lui ostinatamente voleva ricomprarsi, mi verrà a mente”. La morte di Stefano D’Orazio ha stravolto la vita di tutti i Pooh e non è facile tornare sul palco senza D’Orazio, anche se Dodi ha rivelato: “credo che qualche cosa in suo onore noi si debba fare, che sia poi un concerto o un’apparizione televisiva, un libro o un film non so, ma qualche cosa per dire ‘gli amici per sempre’ sono sempre gli amici anche dopo la scomparsa”. Dalla scomparsa dell’amico Stefano D’Orazio al racconto inedito sul figlio Daniele Battaglia dimenticato quando era piccolo in un autogrill: “è’ successo che si andava a mare, alcuni figli li avevo in macchina, partendo dall’autogrill ho visto che ne mancava uno, ma è diventato grande ugualmente. Quando ho saputo di Stefano già sapevo di mio figlio”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Dodi Battaglia: “Stefano D’Orazio è stato il vero collante dei Pooh”
Dodi Battaglia ospite a Verissimo da Silvia Toffanin ricorda l’amico Stefano D’Orazio scomparso la scorsa settimana a soli 72 anni. Una morte che ha sconvolto il mondo della musica e i tantissimi fan dei Pooh. “Sono giorni difficili” – dice Dodi ricordando il collega – “credo che sia io che i miei amici e colleghi dobbiamo onorare il carattere di Stefano che ha saputo scollinare tanti momenti della sua vita con un sorriso e una pacca sulle spalle. Credo che noi stiamo onorando la sua volontà nel portare un segnale di serenità, amicizia e solidarietà”. Non solo, Dodi racconta: “Io credo che lui sia stato il vero collante dei Pooh, lui pensava alla gestione di tutto. Sapevo di potermi fidare di un fratello che mentre io cercavo di fare il chitarrista, lui gestiva tutto il resto”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Dodi Battaglia, il ricordo di Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh
La puntata odierna di “Verissimo”, programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin, annovera fra i suoi ospiti anche il chitarrista dei Pooh Dodi Battaglia, che ricorderà la figura dell’amico e collega batterista Stefano D’Orazio, scomparso a Roma venerdì 6 novembre 2020 a causa del Coronavirus. Una notizia choc per lui e per gli altri componenti dello storico gruppo musicale italiano (Roby Facchinetti, Red Canzian e Riccardo Fogli), che hanno partecipato commossi alle esequie di D’Orazio lunedì scorso nella Capitale, manifestando profonda vicinanza alla sua consorte, Tiziana Giardoni, con la quale si era sposato soltanto tre anni fa, il 12 settembre 2017, nel giorno del suo compleanno. “Stefano D’Orazio era il fratello che io, figlio unico, non avevo – ha dichiarato Battaglia all’ANSA –. Quando perdi una persona così cara, soffri da morire, ma non ti rendi conto subito di quello che è successo. È una tragedia. Le lacrime di questo momento sono solo una minima parte di quelle che verseremo quando andremo nell’ufficio in cui c’era lui, quando vedremo una Jaguar bianca come quella che aveva lui o quando vedremo un altro batterista volteggiare con le bacchette come faceva lui”.
DODI BATTAGLIA E LA COMMOVENTE DEDICA A STEFANO D’ORAZIO
Nelle ultime ore, peraltro, Dodi Battaglia ha inteso ricordare ancora una volta l’amico di mille avventure Stefano D’Orazio attraverso il testo di una canzone che avevano scritto insieme, a quattro mani, dal titolo “Un vero amico”. Parole profonde, soppesate, che paiono quasi un inno alla loro amicizia e a quella che li ha legati per oltre cinquant’anni agli altri membri dei Pooh. “Con un amico non servono regole e neanche bugie, non c’è bisogno di chiedere scusa se mai qualche cosa non va, un vero amico ti resta vicino nel bene e nel male e non gli serve parlare per dirti che pensa di te. Se c’è un amico c’è sempre speranza di un’altra occasione, un treno perso è soltanto una buona ragione per prenderne un altro. Se ti succede che soffri in silenzio ti sta ad ascoltare e sa restare, aspettando il sereno, a bagnarsi con te. Le feste passano, gli amici no, comunque vada, sai che non ti scorderò, possiamo crederci, amico mio, proviamo a farcela una volta in più. Un vero amico è una vera fortuna se è come sei tu, che non ti preoccupi mai di sembrarmi diverso da quello che sei. Tu m’hai insegnato a sbagliare e sbagliando ho imparato a campare desiderando ogni giorno più forte la mia libertà. Le feste passano, gli amici no, comunque vada, sai che non ti scorderò possiamo crederci, amico mio, proviamo a farcela… Le feste passano, gli amici no. E se il destino poi, cambiasse idea restiamo amici noi, comunque sia“.
DODI BATTAGLIA SOSTIENE IL PERSONALE SANITARIO
Dodi Battaglia, intanto, ha ricordato a tutti sui social network la difficile battaglia che sta andando in scena nei nosocomi contro quel Coronavirus che ha strappato alla vita anche l’amico Stefano D’Orazio. “Ciao a tutti – ha scritto su Facebook –, il personale sanitario è di nuovo in prima linea negli ospedali per aiutare quanti hanno bisogno di assistenza e cure, salvando vite e portando conforto. Affronta turni massacranti, mette a repentaglio la propria salute per quel senso del dovere e della solidarietà che tutti dobbiamo ammirare. Lo strumentale “Sincerity” è nato per dare sostegno ed aiuto a tutti loro. I proventi derivanti da “Sincerity”, composto e inciso con l’amico Marcello Balena, verranno devoluti a SIIET – Società Italiana Infermieri Emergenza Territoriale, disponibile in digitale su YouTube, Spotify, Apple Music, Tidal e Amazon Music”. Non solo: è possibile aiutare SIIET anche con donazioni all’indirizzo IBAN IT62N0842571151000031402126 (intestato a SIIET Società Italiana Infermieri Emergenza Territoriale, causale: “Emergenza Coronavirus Emilia Romagna”).