Dodi Battaglia si racconta a “Uno Weekend” e non può farlo senza parlare dei Pooh, ma sopratutto senza ricordare Stefano D’Orazio. «Prima mentre parlava di comicità, mi è venuto spontaneo pensare all’amico fraterno scomparso di recente», ha dichiarato l’artista riferendosi al segmento precedente della trasmissione condotta da Anna Falchi e Beppe Convertini. «Lui era di una simpatia travolgente. Avere all’interno di un gruppo una persona che affrontava la vita con questa leggerezza è stato fantastico», ha proseguito. I momenti difficili, infatti, non sono mancati ma insieme li hanno superati. Ora però sente la sua mancanza e non lo nasconde, anzi la sua commozione è evidente. «Mi manca la sua bonarietà e accoglienza… Mi manca la possibilità, grazie al suo lavoro, di dedicarmi a tempo pieno al mio».



Dodi Battaglia ha spiegato a tal proposito che Stefano D’Orazio «aveva un occhio per contratti, dipendenti, rapporti con pubblico e stampa», questo ha favorito i Pooh, perché gli altri componenti si sono dedicati alla composizione e alla scrittura.

DODI BATTAGLIA RICORDA STEFANO D’ORAZIO

«Credo che lui sia stato il collante», ha detto Dodi Battaglia a “Uno Weekend”. Il chitarrista e cantautore ha spiegato di aver inciso un brano dedicato proprio a Stefano D’Orazio per dirgli tutto quello che non si sono detti quando l’amico era in vita. «Non è come il film di Aldo, Giovanni e Giacomo “Chiedimi se sono felice”. Se un uomo lo chiede ad un altro, questi gli risponde di farsi gli affari suoi». Un’altra cosa che a Dodi Battaglia manca di Stefano D’Orazio è la profondità: «Era sempre allegro, ma c’erano dei momenti in cui bisognava metterci affetto e passione, momenti in cui bisognava di essere uomini, e lui riusciva a fare anche questo».



Invece a proposito del suo ultimo disco, “Inno alla musica”. «Volevo trasmettere tutta la mia passione per la musica e la chitarra. Quando ho fatto questa foto stavo soffrendo come un maledetto», ha raccontato. Per la copertina infatti ha scelto una chitarra che brucia. Si tratta del suo primo album da solista dopo lo scioglimento dei Pooh: «Non era facile dopo una storia così importante».

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