Dodi Battaglia, chitarrista dei Pooh, è intervenuto ai microfoni di “Trends&Celebrities”, trasmissione di Rtl 102.5 News condotta da Francesco Fredella, Silvia Annicchiarico e Virginia Tschang e andata in onda nel pomeriggio di mercoledì 30 novembre 2022. Una vita intera, quella trascorsa insieme ai “fratelli” Pooh (come lui stesso ama chiamare coloro che per 50 anni sono stati i suoi colleghi), e che i fan sognano possa arricchirsi di un nuovo capitolo, magari una reunion per omaggiare Stefano D’Orazio.
Tuttavia, secondo Dodi Battaglia si tratta di un qualcosa di impossibile, anche se, di fronte a tale eventualità, lui sarebbe pronto a impugnare il suo strumento e a incantare nuovamente le platee con Roby Facchinetti, Red Canzian e Riccardo Fogli: “Al nostro interno ci sono diverse scuole di pensiero – ha spiegato in radiovisione –. C’è chi crede che la storia dei Pooh sia finita e chi, come me, la farebbe ripartire anche domattina. Abbiamo venduto 100 milioni di dischi e avremmo potuto avere tanto successo anche all’estero”.
DODI BATTAGLIA E LE SUE CHITARRE: “LA PIÙ VECCHIA È DEL 1954”
Intanto, Dodi Battaglia sta continuando il suo tour in giro per l’Italia con le sue amate 60 chitarre, in uno spettacolo che riunisce sul palco di numerosi teatri dello Stivale soltanto una parte della sua collezione. La chitarra più vecchia “è del 1954 e l’ho acquistata in America“, ha puntualizzato a “Trends&Celebrities” il musicista, per poi aggiungere: “Non ho rimpianti legati ai Pooh, perché qui in Italia è andata bene, abbiamo scelto di coltivare bene l’orticello di casa nostra. Chissà come sarebbe andata all’estero, ma qui certo non è andata male”.
Ogni sera, Dodi Battaglia, nel suo spettacolo “Nelle mie corde” rivive le emozioni del suo passato: “Lo show prende spunto da un libro fotografico che ho fatto con le mie 60 chitarre. Vado sul palco e racconto la mia storia, anche in modo leggero. La mia carriera è come una medaglia che pesa e cerco di alleggerire. È uno spettacolo di due ore, con i miei racconti e le mie chitarre, che rappresentano uno spaccato della mia vita”.