La moneta virtuale Dogecoin sta attirando decisamente su di se l’attenzione del mondo della finanza e non solo. Lo si capisce dal fatto che oggi la parola “Dogecoin” è una delle più ricercate in rete, ma soprattutto, he nel giro di una settimana la stessa criptovaluta ha raggiunto una quota spropositata rispetto alla partenza. Nelle sole ultime 24 ore è crescita dell’82.6 per cento, e la notte scorsa ha raggiunto il suo record assoluto di 0.298, mentre in sette giorni la crescita è stata del 340%.
Ancora una volta sono la rete e i social a spingere la moneta del cane verso l’alto, e ad alimentare il rally, così come si usa dire in gergo tecnico quando si parla di un’ascesa importante, è stato anche Elon Musk, l’uomo più ricco al mondo. Più volte il visionario manager sudafricano ha cinguettato in favore della moneta del cane, come quando l’ha dichiarata la “valuta del popolo”, e nella giornata di ieri ha invece pubblicato una vignetta in cui si vede il cane che dà il nome alla moneta spingerla verso la Luna.
DOGECOIN VOLA IN BORSA: L’IDEA NATA PER GIOCO NEL 2013
E pensare che Dogecoin è una moneta che era nata quasi per gioco nel 2013, frutto di un’idea di due ingegneri informatici al servizio di IBM e Adobe. L’obiettivo dei due esperti di informatica era quello di fatto di “schernire” l’interesse che era sorto all’epoca nei confronti delle blockchain e la Tecnofinanza, e anche per questo scelsero un logo decisamente scherzoso, ironico, un cane di razza Shiba che è tra l’altro protagonista di numerosi meme. Ovviamente si tratta di una valuta a forte rischio volatilità, di conseguenza se oggi sta schizzando alle stelle (anzi, verso la Luna), domani potrebbe fare l’esatto opposto, di conseguenza, come può regalare importanti guadagni, nel contempo può essere esposta ad alti rischi. Fatto sta che nell’ultimo anno, in concomitanza con l’esplosione della pandemia e con una maggiore digitalizzazione del Paese, le criptovalute, a cominciare da Bitcoin, stanno raggiungendo livelli impensabili solo fino a un paio d’anno fa.