Monta la protesta dei padroni di cani al Parco delle Valli in Roma, per via della presenza di un dogo argentino che ormai da mesi sta monopolizzando la stessa area verde sita nel quartiere Montesacro. Come si legge sull’edizione online di Repubblica, il dogo argentino ha iniziato ad attaccare gli altri cani lo scorso 31 maggio, prendendo di mira Brando, un labrador canadese di 9 anni. Il proprietario della vittima aveva cercato di dividere le due bestie con non poche difficoltà, chiedendo anche l’aiuto del padrone del dogo “Ma lui non rispondeva, era ubriaco”, denuncia l’uomo che è rimasto volutamente anonimo.
Brando è purtroppo solo uno dei sei cani aggrediti dal dogo, e l’ultimo in ordine di tempo è stato Claus, un labrador che è uscito ferito dal Parco delle Valli lo scorso 25 agosto, travolto dalla stessa inaudita violenza del cane. “Pensavo lo uccidesse”, ha raccontato la proprietaria sempre a Repubblica, che ha poi ribadito l’assoluto menefreghismo del padrone dell’aggressore: “Sembrava ubriaco, o comunque non in se, ha solamente abbozzato un tentativo, finendo per terra e non rialzandosi per un paio di minuti. Le mie urla e quelle del mio cane hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che a stento sono riuscite a salvare il mio cane”.
DOGO ARGENTINO TIENE IN SCACCO PARCO DI ROMA: “AGIREMO FINO ALLA FINE”
Un altro frequentatore del parco aggiunge: “È un nullatenente, sempre ubriaco, non è mai in sè, e non ci si può mai parlare. Molto spesso passa anche alle minacce: se gli fai notare di mettere il guinzaglio al cane, lui ti dice di stare zitto, altrimenti ti punta contro il dogo”.
La situazione è stata prontamente denunciata alle autorità, ma in più di tre mesi non è cambiato nulla: “Solo una volta la guardia zoofila ha separato i due – spiega uno – ma dopo 15 giorni hanno dovuto ridare il dogo al padrone. Ditemi voi se è normale”. I residenti hanno paura, sono terrorizzati dal passeggiare liberamente in quel parco, e ci si domanda cosa potrebbe accadere se il dogo argentino dovesse azzannare un bimbo: “agiremo di conseguenza – fanno sapere gli stessi – faremo sit in o qualsiasi cosa per risolvere la questione”.