Da vent’anni legata a Gigi Campanile, Dolcenera ha parlato del possibile matrimonio futuro: «Quello non mi vuole sposare, quello dice che non gli conviene. Non capisco: dice che siccome purtroppo lavoriamo insieme, questo è un limite pesante. Dice anche che dovrebbe organizzare lui il matrimonio. A quando? A mai». Una battuta sulla sua ultima canzone, Amaremare: «Sono stata portavoce di una sensazione che si stava spargendo per il mono. Sono rimasta bloccata dentro a una manifestazione del Fridays for future, con i ragazzi che protestavano per i cambiamenti climatici. Ho visto questa cosa, ho visto che avveniva in contemporanea in tutto il mondo, cosa che non accadeva dalla guerra del Golfo». Poi una riflessione sul suo mestiere: «Avrei dovuto essere un po’ ruffiana a volte, questo è anche un mestiere di rapporti. Non riesco a tenere dei rapporti che siano semplicemente di cortesia». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DOLCENERA A VIENI DA ME

Dolcenera a tutto tondo ai microfoni di Vieni da me. La cantante ha parlato di carriera e vita privata nel salotto di Vieni da me, partendo dal Sanremo 2006 e dalla vittoria sfumata a causa di Anna Tatangelo: «Avrei meritato io la vittoria? Sì (ride, ndr). Ti racconto un aneddoto: nel 2003 c’era una ragazzina che aveva 13 anni ed un giorno ero prima io e l’altro era prima lei. Il sabato ho preso il telefono ed ho chiamato il mio fidanzato annunciandogli che sarei tornata a casa: mi ero scocciata della sensazione della gara, la gara nella musica non esiste. Quando confronti anime, non c’è gara: in quel caso lì non l’ho mai sentita». Poi una battuta sulla presunta lite con Raffaella Carrà: «Questa voce è uscita prima che il programma iniziasse: è mai possibile che sia uscita questa cosa? La verità è che non puoi litigare con Raffaella, è una statua, un simbolo, parte della bandiera italiana. Io non so da dove sia uscita, forse scandaletti per fare un po’ di audience».

DOLCENERA: “LA MUSICA E’ UN ENORME PARCO GIOCHI”

Dolcenera ha poi aggiunto un retroscen sul rapporto con Raffaella Carrà: «Una volta per affetto la chiamai patata: dopo l’ho capito che non si fa. In Salento si dice per tenerezza “patata”, lei ha sentito questa cosa un po’ strana: lei fa “ma sai che patata vuol dire un’altra cosa?”. La lite non è mai esistita, la Carrà è un mito». Recentemente la cantante ha dichiarato di essere l’unica disposta a mettersi in gioco con una cover trap, forse un po’ presuntuosamente: «Con una faccia così posso essere presuntuosa? Io ho fatto delle cover trap e una che ha una carriera come la mia, con dieci anni di professione, pubblica delle cover del genere è una cosa molto strana, non penso che sia mai stato fatto. Io vedo la musica come un enorme parco giochi, dove non ci sono limiti e si possono fare tantissime cose. La musica è esplorare, ma è anche un mestiere: spesso accade che imbrocchi quella canzone e continui a fare quella per non rischiare. Non molti l’avrebbero fatto per paura di perdere credibilità, io lo vedo poco mestiere e faccio ciò che mi sento».

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