Dolph Lundgren, la rinascita dopo il calvario della malattia: “Il cancro mi ha cambiato…”

Dolph Lundgren è per molti semplicemente Ivan Drago, l’acerrimo antagonista nella celebre saga dedicata al personaggio di Rocky. La sua storia cinematografia è ovviamente ben più ampia come dimostra il prossimo impegno al Filming Italy Sardegna Festival dove porterà il suo nuovo film “The Wanted Man”. Intervistato dal Corriere della Sera, il 66enne si è raccontato non solo nel merito della sua carriera ma soprattutto a proposito di quelle che sono state le esperienze di vita più difficili e al contempo significative.



“Il cancro mi ha influenzato, ma dipende cosa intendiamo sul significato di questa parola; l’ho combattuta per sette anni. Mi ha insegnato delle cose, soprattutto a ripensare e amare l’incredibile vita che avevo avuto fino allora e ad amare di più il prossimo…”. Questa la confessione di Dolph Lundgren – Ivan Drago nella saga “Rocky” – a proposito del lungo calvario della malattia che fortunatamente, da buon ‘fighter’, è riuscito a sconfiggere. “Ora provo ad essere gentile con tutti, il cancro mi ha profondamente cambiato”.



Dolph Lundgren, la carriera da ‘fighter’ come ‘schiaffo’ a suo padre: “Volevo sentirmi forte…”

Dolph Lundgren ha poi chiarito una sorta di leggenda metropolitana circolata nel tempo a proposito di un’irruzione di alcuni ladri all’interno della sua abitazione. Diverse sono state le teorie e interpretazioni circolate nel tempo ma l’attore che ha vestito i panni di Ivan Drago ha offerto al Corriere della Sera le circostanze reali di quella vicenda. “Dopo il furto i ladri hanno realizzato chi fosse la vittima; alcuni giorni dopo sono tornati a casa mia e c’era mia moglie e le hanno detto: ‘Siamo dei grandi fan di tuo marito e ti abbiamo riportato indietro parte della refurtiva’”.



Parlando della sua carriera nel cinema, Dolph Lundgren ha accennato ad un periodo particolarmente duro vissuto tra infanzia e adolescenza. “Perchè ho fatto l’attore? E’ stata una sorta di vendetta o reazione a mio padre, che fisicamente, da quando avevo 4 anni fino ai 13 ha commesso degli abusi su di me ma li ha commessi anche su mia madre”. L’iconico interprete di Ivan Drago ha poi aggiunto: “Così, nella tarda adolescenza, ho deciso di diventare un fighter, un lottatore e ho avuto buoni riscontri nel karate. Mi volevo sentire forte in modo tale da potermi proteggere”.