Ancora pochi giorni prima che scade il termine per le domande Iscro 2024. La misura prevede un aiuto economico dalla durata di sei mesi da favorire ai lavoratori autonomi che hanno percepito dei ricavi inferiori rispetto agli anni passati.

Dai dati emersi dall’Acta (Associazione per freelance), l’interesse di questo bonus per le partita IVA sarebbe scarso, soltanto lo 0,1% della platea complessiva, nonché soltanto 465 persone a cui elargire l’indennità. Ma per quale motivo il riscontro è così “scadente”?



Domande Iscro 2024: scadenza e iter per riceverlo

Le domande Iscro 2024 scadranno il 31 ottobre. Ciò significa che trascorso questo termine il bonus per gli autonomi finirà e non ci sarà più nessuna possibilità per poterlo ricevere. Ma come anticipato, l’interesse è scarso, e i motivi sono presto spiegati.



L’Iscro, che sta per “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa”, è uno dei contributi fiscali meno richiesti. Entrato da quest’anno a regime (dopo tre anni di attività sperimentale), potrebbe finire nelle tasche di soli 465 contribuenti.

Lo scorso anno (dai dati dell’Acta), è emerso ad esempio, che la Naspi ha coinvolto il 16% dei lavoratori dipendenti, mentre l’indennità Dis Coll a favore dei soggetti con contratto co.co.co il 3% (sempre di più rispetto all’Iscro).

Una misura meno costosa delle altre, dato che – sempre secondo l’Acta – allo Stato questa soluzione costerà 3 milioni di euro contro i 25 milioni di euro incassati grazie all’iscrizione alla Gestione Separata INPS.



Domande Iscro 2024, difficoltà d’accesso

Secondo l’associazione per i freelance il problema starebbe nella difficoltà di accesso. I lavoratori autonomi hanno maggiori difficoltà nel reperimento della quota media percepita negli anni precedente (sempre come reddito da lavoro autonomo).

E inoltre, quest’anno la finestra temporale si è aperta con tre mesi di ritardo rispetto ai periodi precedenti, con l’apertura alla domanda a partire dall’1° di agosto (periodo particolarmente difficile e di chiusure aziendali).

Il passaggio alla riforma strutturale

Il passaggio alla riforma strutturale dell’Iscro – rispetto alla fase di sperimentazione – permetterà agli autonomi di poter accedere pur avendo fatturato 12.000€ (prima la soglia massima era stabilita a 8.145€).

Il lavoratore autonomo interessato potrà far domanda entro il 31 ottobre 2024, comprendendo che se approvata, il corrispettivo (tra i 250€ e gli 800€ massimo) verrà elargito per sei mesi, trascorsi i quali non sarà più possibile far domanda per altri due anni.

Questo significa che se si concludono i sei mesi nell’anno del 2024, le nuove domande per l’Iscro saranno riaperte nel 2027 in riferimento al rendimento del 2026.