Si chiamerà “Domani” il nuovo quotidiano che sta per fondare l’ex patron di Repubblica-Espresso Carlo De Benedetti: l’Ingegnere dopo aver venduto il Gruppo GEDI agli Agnelli ormai due anni fa e dopo l’ultima rivoluzione in casa Rep-La Stampa con il cambio al vertice (Maurizio Molinari al posto di Carlo Verdelli licenziato, Massimo Giannini a La Stampa e Mattia Feltri all’Huffington Post al posto di Lucia Annunziata), ha deciso di lanciare la “bomba”. A 85 anni un nuovo progetto editoriale in cui sarebbe l’unico azionista e con la possibilità di legare “Domani” ad una fondazione in modo da non doversi ritrovare in futuro le stesse “beghe” di Repubblica tra eredi e giochi di “famiglie”. L’indiscrezione è stata rilanciata inizialmente da Open che ha riportato una mail scritta da De Benedetti ad alcuni amici per informarli della novità editoriale già “anticipata” da una recente intervista al Foglio: proprio il direttore post-Ferrara Claudio Cerasa in un primo tempo era stato visto come potenziale nuovo direttore del quotidiano su carta e online pronto all’uscita nelle prossime settimane.
CHI SARÀ IL DIRETTORE DI “DOMANI”?
De Benedetti vuole un direttore giovane che faccia un giornale giovane, ma secondo Dagospia prima di scegliere il candidato numero 1 – Stefano Feltri, ex vicedirettore del Fatto Quotidiano di Travaglio – l’Ingegnere avrebbe cercato di sondare il terreno ai suo ex pupilli di Repubblica che avrebbero maldigerito la rivoluzione Molinari-Giannini: Carlo Verdelli, Ezio Mauro e Gad Lerner hanno rifiutato l’offerta, senza per questo escludere che possano comunque collaborare in futuro con “Domani” magari dando l’addio clamoroso a Repubblica.
Per ora questa possibilità è ancora “fantagiornalismo” e del nuovo progetto editoriale si sa ancora poco, se non che per l’appunto Stefano Feltri avrebbe già sciolto la riserva accettando la direzione del nuovo quoridiano: «Con Ezio Mauro c’è stato un duro confronto: Carletto gli ha rinfacciato che fu lui a nominarlo direttore. Eziolo ha replicato per le rime: no, è stato Scalfari, tu avevi scelto Giulio Anselmi. Infine, good news per Molinari: l’Ingegnere, oltre a giovani giornalisti, imbarcherà alcune vecchie glorie di Repubblica (Eugenio Scalfari?, ndr)», riportano le indiscrezioni di Dagospia. Il progetto di “Domani” più che l’anti-Repubblica come struttura del giornale potrebbe avvicinarsi di più al Foglio: 8 pagine massimo, con la possibilità che anche Lucia Annunziata (“silurata” all’HuffPost da John Elkann) possa contribuire alla nascita del nuovo progetto editoriale guidato dall’uomo-macchina del Fatto (al momento a Chicago a collaborare con Luigi Zingales) Stefano Feltri (che è solo omonimo di Vittorio e Mattia).