Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, in una intervista televisiva rilasciata a Skytg24 a margine del World Economic Forum a Davos, ha bacchettato l’Italia sui conti pubblici. “Il budget italiano non sembra essere in linea con le raccomandazioni del Consiglio Ue. Abbiamo chiesto al Governo di rimettersi in linea con le nostre raccomandazioni”. Inoltre, ha auspicato dei “passi avanti di Roma sul Mes”.
Per l’Ufficio parlamentare di bilancio l’Italia dunque deve ancora correggere la propria posizione. Il giudizio del vicepresidente della Commissione in merito ad ogni modo non è diverso da quello esposto a novembre scorso dall’esecutivo europeo. È stato semplicemente ribadito, con toni non distesi. A sottolineare che non c’è nulla di nuovo sulla questione è stato il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Già il ministro Giancarlo Giorgetti ai tempi non era rimasto sorpreso: “È tutto come previsto: nonostante l’eredità dell’impatto negativo di energia e Superbonus, andiamo avanti con sano realismo”, aveva detto. Infine, è arrivata anche la parziale rettifica dell’Ue.
Dombrovskis: “Budget Italia non in linea con raccomandazioni”. Il dietrofront dell’Ue
“La posizione della Commissione sul bilancio italiano resta invariata. Si è trattato di un errore di traduzione durante un’intervista tv, in cui al vice presidente Valdis Dombrovskis è stata posta una domanda specifica sul piano di bilancio italiano per il 2024. L’argomento non è stato sollevato in modo proattivo dal vice presidente”, ha precisato nelle ore successive un portavoce della Commissione Ue come riportato da Ansa. “È stato soltanto ribadito il parere della Commissione del 21 novembre, in cui si afferma che il Dbp non è pienamente in linea con la raccomandazione del Consiglio del 14 luglio 2023”, continua la nota.
Il dato di fatto, comunque, è che l’Italia risulta ancora nel gruppo dei Paesi rimandati dall’Ue, o quantomeno sotto osservazione. Tra gli altri ci sono anche Germania, Paesi Bassi o Malta. È per questo motivo che dovrà mettere in atto al più presto dei correttivi.