Oggi è la “domenica del pianto”. Così ha definito la giornata odierna Papa Francesco nella messa in Santa Marta riferendosi alla domenica vissuta da tutto il mondo nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus. Bergoglio ha voluto dedicare questa giornata a tutte le persone che stanno piangendo a causa della pandemia che ha seminato morti, dolore e disperazione. Da qui l’invito rivolto a tutti durante la messa a Santa Marta nella Cappella della Domus Sanctae Marthae: “Oggi sia per tutti noi la domenica del pianto”. Prima della sua omelia, Papa Francesco ha voluto rivolgere subito il suo pensiero alle tante sofferenze provocate dalla pandemia del Coronavirus che solo in Italia ha causato la morte di oltre 10mila persone nelle ultime settimane (oltre 30mila nel mondo). Ma la sofferenza legata all’emergenza sanitaria in atto è anche relativa ai tanti italiani indigenti che a causa del virus non hanno la possibilità di lavorare e quindi di sopravvivere umanamente alla crisi. A loro il Papa si è voluto rivolgere, con una dedica intensa e l’invito ad unirci al loro pianto ed a quello di Dio per il suo popolo.
DOMENICA DEL PIANTO, COS’È? L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO
Papa Francesco ha quindi esordito rivolgendo il suo pensiero alla tanta gente che piange: “gente isolata, gente in quarantena, gli anziani soli, gente ricoverata e le persone in terapia, i genitori che vedono che, come non c’è lo stipendio, non ce la faranno a dare da mangiare ai figli. Tanta gente piange”, ha commentato, introducendo quella che ha definito la “domenica del pianto”. “Anche noi, dal nostro cuore, li accompagniamo. E non ci farà male piangere un po’ con il pianto del Signore per tutto il suo popolo”. Nel corso della sua omelia Bergoglio ha voluto porre l’accento sull’immensa umanità di Cristo ripercorrendo la morte del suo amico Lazzaro al quale reagì con estrema umanità, piangendo appunto, prima di compiere uno dei suoi maggiori miracoli, quello della sua resurrezione. “Arriva al sepolcro e si commosse profondamente e molto turbato domandò: “Dove lo avete posto?” (Gv. 11,34). E Gesù scoppiò in pianto. Gesù, Dio, ma uomo, pianse”, ha ricordato il papa citando il Vangelo. Bergoglio ha poi ricordato anche le altre occasioni in cui Gesù pianse: “Un’altra volta nel Vangelo si dice che Gesù ha pianto: quando pianse su Gerusalemme (Lc 19,41-42). E con quanta tenerezza piange Gesù! Piange dal cuore, piange con amore, piange con i suoi che piangono. Il pianto di Gesù. Forse, ha pianto altre volte nella vita – non sappiamo -; sicuramente nell’Orto degli Ulivi. Ma Gesù piange per amore, sempre”.