Nella prima fascia di blocco auto a Roma, fanno sapere dalla Polizia Locale, sono state 149 le multe comminate per le violazioni accertate dai vigili sparsi al limitare e all’interno della Ztl Fascia Verde: 1200 verifiche, tutti gli altri sono stati considerati idonei al passaggio perché rispondenti alle esenzioni stabilite dal Comune di Roma nell’ordinanza sulla Domenica ecologica. Dalle 16.30 fino alle 20.30 ricordiamo che scatterà la seconda e ultima fase di blocco auto totale con i controlli che ovviamente proseguiranno lungo l’intero arco della Capitale: al momento gli interventi anti-smog dell’intera settimana non sono serviti a far abbassare le quantità di Pm10 nell’aria, né la pioggia è riuscita nell’obiettivo vista la scarsa perturbazione di ieri. Sono ancora molto discusse le polemiche lanciate a livello politico contro la sindaca Raggi, non da ultimo quelle avanzate dal leader della Lega Matteo Salvini: «Autobus che prendono fuoco, metropolitane ferme da mesi, e adesso l’incredibile Raggi ferma pure le automobili. Salviamo Roma e i Romani da questi incapaci». A stretto giro, ieri sera, era già giunta la replica della sindaca M5s contro l’ex Ministro degli Interni: «hai stancato con le buffonate. Lavora! O almeno provaci. Mentre tu giochi, a Roma lavoriamo. Ho messo su strada 400 nuovi bus e in questi mesi ne arrivano altri 328 per le periferie. E tu? Le solite chiacchiere vuote».



BLOCCO AUTO TOTALE A ROMA

È in corso la prima Domenica ecologica del 2020 a Roma: un blocco auto totale in Fascia Verde, con diversi divieti e vincoli legati al traffico ma anche ai riscaldamenti di tutta la Capitale. La decisione è giunta negli scorsi giorni direttamente dal Campidoglio, a fronte di una settimana dove si sono succeduti blocchi intensivi del traffico auto per tutti i veicoli Diesel: i limiti superati di Pm10 nell’aria venivano superati ogni giorno eppure lo stop imposto dalla giunta Raggi non è servito praticamente a nulla per diminuire i dati dello smog in arrivo dalle centraline piazzate in 13 punti della città di Roma. Così, dopo una breve pausa nella giornata di ieri, oggi si torna a fermare il traffico auto questa volta però a livello globale con tutti i veicoli coinvolti: ogni veicolo a motore non potrà circolare nella maxi Ztl Fascia Verde nelle fasce tra le 7.30 e le 12.30 e poi tra le 16.30 e le 20.30, riguarda anche tutti i mezzi forniti di permesso d’accesso e circolazione nelle zone di norma a traffico limitato. Le uniche eccezioni previste dal provvedimento sulla Domenica ecologica riguardano i veicoli elettrici, quelli ibridi, quelli a Gpl, a metano e i mezzi bi-fuel: esenzione dal blocco auto totale anche per benzina Euro 6 (fermi invece i diesel euro 6), per le moto a 4 tempi Euro 3 e successive, per i ciclomotori a 2 ruote a 4 tempi Euro 2 e successivi, per i mezzi con contrassegno disabili, per i veicoli car sharing e car pooling. 



DOMENICA ECOLOGICA ROMA: FLOP PER BLOCCO DIESEL

La Domenica ecologica, spiega ancora il Comune di Roma, riguarda però non solo i veicoli a motore con il blocco semi-totale delle auto in Ztl: durante la giornata di oggi, sull’intero territorio comunale gli impianti termici non potranno superare i 18 gradi negli edifici privati (residenziali), negozi, uffici, chiede, luoghi di culto e attività sportive/ricreative. Il limite è invece fissato a 17 gradi nel caso di edifici artigianali o industrie: «Esclusi dalla restrizione ospedali, cliniche e case di cura oltre a scuole ed edifici assimilabili». Mentre va ricordato che i prossimi appuntamenti delle “Domeniche ecologiche” sono previsti per  il 9 febbraio, il 23 febbraio e il 29 marzo, è da segnalare la crescete sfiducia della cittadinanza e di molte associazioni di categoria contro i provvedimenti presi dalla giunta Raggi a fronte del flop semi-totale del blocco auto totale per tutti i veicoli a Diesel: come spiega Unrae (Unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri) il blocco ha avuto «un impatto ambientale assolutamente irrisorio», non solo si tratterebbe di «provvedimento ideologico che penalizza ingiustamente i cittadini e che non ha alcuna influenza sulla qualità dell’aria in città, poiché queste motorizzazioni, che rappresentano solo l’8% del totale nella Capitale, hanno emissioni di particolato e ossidi di azoto prossime allo zero».

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