Con Voce, già disco d’Oro, Madame si è esibita oggi a Domenica In con la canzone portata al Festival di Sanremo 2021 e con la quale ha guadagnato il premio come miglior testo. “E’ la mia cantante preferita” ha ammesso Alberto Matano, anche lui ospite in studio. Francesca ha commentato: “Tutti parlano di me, è un bene no?”. Mara Venier ha ripreso la sua intervista in cui si sente sia una ragazza che un ragazzo: “Io penso che il genere sia qualcosa di sociale, ognuno si può sentire più maschile o femminile. Noi siamo molto liberi, tranquilli, ci sentiamo chi siamo e questo è l’invito che faccio a tutti non solo a coloro della mia generazione”, ha aggiunto.



A farle i complimenti è stato Matano che ha aggiunto: “Sei una ragazza giovane e coraggiosa”, anche dopo il messaggio che ha appena lanciato a Domenica In, “sei anche la speranza e la forza di molti altri ragazzi”. Cosa si aspetta oggi? “Io ho tanta speranza ma poche aspettative”, ha concluso. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



L’INTERVENTO DEL SINDACO DI VENEZIA

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro in occasione del “compleanno” della sua città che compie 1600 anni: “Venezia festeggia 1600 anni di storia dal 25 marzo al 25 marzo dell’anno prossimo, invitiamo tutte le città a mettersi in contatto con noi per poter raccontare l’incidenza che Venezia ha avuto nella storia dell’Italia e del Mediterraneo”, ha spiegato. A Venezia come Firenze e Napoli sono riprese le prenotazioni, soprattutto da parte del turismo inglese. “Qualcosa si muove”, ha confermato il primo cittadino veneziano, “ma nel frattempo lavoriamo per ripartire”, ha aggiunto.



Confermato anche il Salone nautico “perché a Venezia di riparte”, ha spiegato, regalando un momento di positività per il futuro. A proposito di rinascita immancabile il ricordo di Stefano D’Orazio, venuto a mancare proprio a causa del Covid. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

SINDACO CODOGNO “INIZIO INCUBO, PENSAVO A UNO SCHERZO”

In collegamento da Codogno anche il primo cittadino con una donna, la signora Mirella, che a causa del virus ha perso il marito: “Ci è piombato addosso questo incubo”, ha spiegato, “mio marito è tornato a casa da un servizio della casa di riposo, era solo stanco e con la febbre ma si pensava a una semplice influenza, e poi è degenerato tutto nel giro di poche ore, non respirava più”. La donna ha ringraziato il medico e l’infermiera che sono stati vicino all’uomo, “la morte è dura ma questa violenza non si riesce a superare”, ha commentato. La coppia stava insieme da 50 anni.

Il sindaco di Codogno Francesco Passerini ha raccontato l’inizio dell’incubo: “Avevo finito una riunione in comune, mi chiamò il prefetto e pensai subito all’incidente ferroviario ma invece mi ha detto che c’era il primo caso di Coronavirus all’ospedale di Codogno. Ho avuto mille sensazioni e paure, all’inizio pensavo fosse uno scherzo”, ha spiegato. La mattina seguente fu emanata l’ordinanza di chiusura. Ancora oggi ripensando a quello vissuto “mi viene la pelle d’oca”. Ancora oggi “non è ancora finita ma dobbiamo stringere i denti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

MATANO “VIRUS SPIETATO, NESSUNO POTEVA IMMAGINARLO”

Alberto Matano è tra coloro che da oltre un anno racconta quotidianamente l’emergenza Covid in Italia con estrema commozione e tanta sofferenza. “Mentre eravamo lì, nello studio deserto a raccontare, oggi mi domando ma come abbiamo fatto ad affrontare quello che è successo senza poter prevedere cosa sarebbe accaduto? Rivederlo oggi fa molta impressione”, ha commentato Matano. Il dottor Luca Lorini dall’ospedale di Bergamo ha commentato cosa ricorda dei giorni più difficili vissuti al Papa Giovanni XXIII: “Tutto è iniziato dopo la notizia del primo paziente di Codogno e dopo poche ore sono arrivati i primi pazienti anziani, molto gravi, morti subito. Da quel momento abbiamo capito che stava per succedere qualcosa di molto grave su cui nessuno ci aveva dato le informazioni adeguate per gestirlo”.

A colpire Matano è che “nessuno in quel momento avrebbe potuto immaginare la spietatezza di questo virus”, comprendendo quindi il grande lavoro dei medici. Anche Giovanna Botteri ha informato in grande precisione sui primi mesi della pandemia dalla Cina: “Tornerò”, ha confidato a Mara Venier. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LE FOCHE “QUARTA ONDATA? NO SE CAMPAGNA VACCINALE…”

Anche il conduttore Alberto Matano è intervenuto a Domenica In per lo spazio legato all’informazione sul Covid dopo la ricorrenza dello scorso 18 marzo. “All’improvviso si è tornati indietro di un anno e questo mi ha molto rattristato”, ha commentato il conduttore, “ritrovarsi ancora con i morti quotidiani molto alti e le incertezze del vaccino, le distanze dalle persone che amiamo, è tosta”, ha aggiunto. Le Foche ha spiegato che non è possibile chiedere un vaccino particolare: “Sono tutti sicuri”, ha chiarito il professore. “I vaccini sono sicuri, non ci sono sostanze che danno molte allergie, non sono stati visti grossi casi di allergia in nessuno dei vaccini”, ha spiegato l’immunologo. Chi soffre di allergie respiratorie stagionali “non avrà alcun problema, il fai da te non va bene”.

“Credo che nelle prossime tre settimane ci sarà un’accelerazione”, ha spiegato Le Foche parlando delle vaccinazioni. Ma ci sarà una quarta ondata? “Credo che se la campagna vaccinale sarà come quella inglese e israeliana che hanno portato ad un calo dei contagi, non credo che ci sarà una quarta ondata in caso di campagna vaccinale ben fatta”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

VEDOVA PATERNÒ “MIO MARITO È MORTO MA FATE IL VACCINO”

In collegamento con Domenica In la signora Caterina Arena, vedova di Stefano Paternò morto dopo aver fatto il vaccino: “Mio marito era in ottima salute, ha fatto il vaccino ed è tornato a casa. Abbiamo fatto le solite cose ma per strada mi dice che inizia ad avere brividi di freddo. Aveva 39 di febbre, dopo aver mangiato ha preso una Tachipirina”. L’uomo sarebbe andato a letto e la febbre gli era scesa ma “all’improvviso di notte sento un russare forte e lui ha iniziato a sbattere a letto”. Quindi l’arrivo del 118 e le manovre previste, “ma dopo 45 minuti si rendono conto che non c’era nulla da fare”. Stefano aveva 43 anni.

La donna si è detta fiduciosa nella scienza ma anche nella giustizia. Nonostante la morte del marito la donna consiglia di fare il vaccino. “Dobbiamo credere nella scienza”, ha commentato il professor Le Foche. La vedova di Stefano Paternò è in attesa dei risultati dell’autopsia per poter dare le giuste risposte ai suoi figli che vogliono sapere perché il loro padre non c’è più. La donna ha raccontato dell’incontro con il marito, “per caso in un pub” e dopo un’amicizia “mi sono innamorata del suo carattere e della persona buona che era e dopo 3 anni ci siamo sposati”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LE FOCHE “ASTRAZENECA È SICURO, SECONDA DOSE VA FATTA”

L’immunologo Francesco Le Foche è intervenuto a Domenica In per commentare la situazione dei vaccini in Italia: “Con i vaccini abbiamo il percorso tracciato, abbiamo vaccini sicuri che funzionano, ritengo che insieme alla potabilità dell’acqua la vaccinazione sia il traguardo più importante di salute pubblica”. Entro fine giugno/luglio, a detta di Le Foche, dovremmo avere vaccinato un gran numero di persone. Sul vaccino AstraZeneca, Le Foche ha tranquillizzato gli spettatori: “è un vaccino sicuro, è stato controllato due volte anche dall’Ema che ha rassicurato ed allertato sul bugiardino, è stato estremamente meticoloso”. La seconda dose va assolutamente fatta perché “abbiamo il massimo del risultato a tre mesi dalla prima dose”.

In caso di soggetti fragili, qual è il vaccino più consigliato? A detta di Le Foche possono farne uno qualunque senza preoccupazione. Anche dopo la seconda dose va fatta la quarantena in caso di contatto con positivo. “Io consiglierei di fare il sierologico non per il vaccino ma per verificare chi ha avuto la malattia”, ha spiegato. Spazio ai tanti contagi e ai morti: anche in questo caso l’esperto ha dato la colpa alla variante inglese in particolare. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DOMENICA IN, TUTTI GLI OSPITI DI OGGI

Torna anche oggi, domenica 21 marzo 2021, l’appuntamento con Domenica In. Ventottesimo appuntamento stagionale con Mara Venier nel programma principe della domenica di Rai Uno che, come di consueto, cercherà di intrattenere milioni di italia alternando il racconto dell’informazione con quello dello spettacolo. Per quanto afferisce al primo ambito non mancherà lo spazio riservato agli ultimi sviluppi della pandemia. A parlare agli italiani delle ultime notizie, in particolare quelle riguardanti il Piano vaccini varato dal generale Figliuolo, ci sarà la persona più titolata a farlo: il ministro della Salute, Roberto Speranza. Al tavolo insieme a Mara Venier, per commentare l’attualità dell’epidemia, oltre ad ospiti “fissi” come il Professor Francesco Le Foche e Giovanna Botteri  anche Alberto Matano e il regista Ferzan Ozpetek. Quindi saranno intervistate le infermiere dell’ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo, il sindaco di Codogno Francesco Passerini e, in un momento certamente molto toccante, anche la moglie del Sottufficiale deceduto dopo aver fatto il vaccino Astrazeneca.

DOMENICA IN, ANTICIPAZIONI E OSPITI PUNTATA 21 MARZO

Sulla stregua di quanto accaduto già domenica scorsa, Mara Venier riserverà ampio spazio della sua Domenica In ad approfondire la conoscenza di alcuni dei protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo. In tal senso ecco che tra gli ospiti più attesi ci sarà Bugo, che già dopo la scorsa edizione della kermesse sanremese, quella contrassegnata dalla lite con Morgan, venne preso sotto l’ala protettiva dalla Venier. Grande attesa anche per Matilda De Angelis, astro nascente del cinema italiano, che insieme alla padrona di casa racconterà di sé e delle sue emozioni su un palco prestigioso come l’Ariston. Tra le sorprese dell’ultimo Festival sicuramente i Coma_Cose, coppia sul palco ma anche nella vita ed autori di un brano molto ascoltato in radio. Spazio poi anche a Ghemon, artista dotato di grande talento e autoironia, aspetto che non potrà non essere esaltato dalla conduzione frizzante di Mara Venier.