È un giorno di festa per Domenico Arcuri. La riapertura delle scuole rappresenta la fine ufficiale del lockdown per il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, intervenuto oggi ai microfoni di Repubblica. «Ai genitori chiedo di trasmettere serenità ai loro figli e di condividere con loro questo giorno di festa. Agli studenti chiedo di darci una mano, di pensare che soprattutto in questa stagione la libertà è responsabilità. Al personale scolastico voglio dire semplicemente grazie. Per quello che hanno fatto e per quello che faranno», le parole di Arcuri, che ha poi messo in risalto che con il ritorno in classe assisteremo ad un aumento di casi positivi e l’obiettivo deve essere quello di garantire la massima sicurezza, non alimentare panico inutile.



Domenico Arcuri ha annunciato uno screening a campione sia per gli studenti che per il personale scolastico, mentre per quanto riguarda il dossier mascherine, la prossima settimana saranno distribuiti altri 65 milioni di dispositivi. Poi sui banchi: «I dirigenti scolastici ci hanno chiesto poco più di 2 milioni di banchi monoposto e 400 mila sedute innovative. Meno rotelle e più stabilità. In Italia si producono 200 mila banchi l’anno. Entro fine ottobre, cioè in due mesi, consegneremo 2,4 milioni di nuovi banchi. Non male, non trova?».

DOMENICO ARCURI: “INVESTIAMO SU CURA E VACCINO PRODOTTI IN ITALIA”

Domenico Arcuri si è poi soffermato sul capitolo tamponi e l’obiettivo è quello di superare la soglia attuale di 100 mila al giorno. Nei prossimi giorni verranno avviate le procedure di gara per raggruppare ulteriori tamponi, reagenti, test rapidi e macchine più moderne per processare contemporaneamente più tamponi: «Credo che presto raddoppieremo complessivamente la nostra “potenza di fuoco”. In attesa che gli scienziati ci permettano di dotarci anche di test salivari affidabili».

E l’Italia vuole recitare un ruolo da protagonista anche nella ricerca: «L’Italia partecipa allo sviluppo di alcuni vaccini europei. Inoltre, stiamo da tempo ed in silenzio lavorando ad alcuni importanti investimenti italiani. Tra poche settimane annunceremo i primi due: in Reithera, che sta sperimentando un vaccino promettente e in, TLS, leader nello sviluppo degli anticorpi monoclonali. Ne sosterremo gli sviluppi successivi. Vogliamo essere i primi ad usare le loro dosi e soprattutto lasciare all’Italia una piattaforma di ricerca e sviluppo più competitiva di quella che abbiamo trovato».