C’è anche un medico ai nastri di partenza delle elezioni regionali Emilia-Romagna: si tratta di Domenico Battaglia, medico chirurgo di professione, specializzato in andrologia ed urologia. Nel suo percorso di studi compare anche un importante master universitario in alimentazione vegetariana. Alla guida della lista del Movimento 3V, acronimo di Vaccini Vogliamo Verità, l’impegno politico di Battaglia non scaturisce da accordi con i partiti o da dinamiche tradizionali ma dall’attivismo di base nella lotta contro l’obbligo vaccinale, portata avanti sempre con grande determinazione. Nel 2015 Domenico Battaglia firma insieme ad altri colleghi una lettera per l’Istituto Superiore di Sanità. Il contenuto della missiva riguarda uno studio dove si mette in evidenza l’ottima salute dei non vaccinati, nettamente migliore se confrontata con quella della popolazione vaccinata. Il dottore ovviamente si aspetta una risposta dall’istituto, che però non ritiene di dover fornire alcun riscontro. Dopo 4 lunghi anni di silenzio Battaglia decide di rompere gli indugi proponendo la sua candidatura a Presidente di regione per portare avanti le lotte per la libertà di scelta e per mettere all’attenzione dell’opinione pubblica queste tematiche.



Domenico Battaglia: cittadini, medici e professionisti per un’avventura elettorale inedita

A sostegno della candidatura del dottor Domenico Battaglia con il Movimento 3V non c’è nessun partito. La sua è dunque una lista libera a tutti gli effetti dagli assetti politici tradizionalmente intesi e dal sistema delle alleanze elettorali. I candidati sono in prevalenza comuni cittadini che hanno voluto abbracciare la lotta per la libertà di scelta scendendo in campo e mettendosi a disposizione con entusiasmo. Al loro fianco però ci sono anche professionisti come l’ex direttore del Cnr della provincia di Bari. Compare poi il vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’oscura vicenda dell’uranio impoverito negli armamenti che ha causato malattie e morti sospette. Sul sito internet del Movimento 3V c’è la lista completa dei candidati e viene spesso messo in evidenza l’appellativo di cittadino per la libertà di scelta, anche quando si tratta di persone laureate con alte specializzazioni. Tale elemento sta a significare che nel Movimento viene tenuta particolarmente in considerazione la motivazione dell’attivismo, la determinazione e la voglia di portare risultati concreti.



Domenico Battaglia, il programma

Inutile dire che il punto numero uno del programma per l’Emilia-Romagna riguarda l’obbligo vaccinale. In premessa si legge che alcune tematiche non si esauriscono nella dimensione regionale ma vanno affrontate abrogando leggi nazionali. Perciò il Movimento 3V promette alla cittadinanza di battersi in tutte le sedi per ottenere i risultati politici attesi. L’abolizione dell’obbligo vaccinale è intesa in maniera categorica, impedendo che possano essere somministrate dosi di vaccini contro la volontà delle persone. Al secondo punto nel paragrafo dedicato alla salute ci sono proprio gli esiti dello studio sugli effetti dei vaccini e sull’anomalia in base alla quale la popolazione non vaccinata risulta più sana. Grande attenzione va dedicata alla farmacovigilanza, affinché possano essere efficaci le segnalazioni delle persone che notano effetti indesiderati dopo la somministrazione di una dose di vaccino. Vi sono poi altri spunti di riflessione sulla promozione di uno stile di vita sano, della medicina omeopatica, il rifiuto assoluto della vivisezione come sistema di sperimentazione. Il Movimento 3V propone indagini approfondite anche sugli effetti delle frequenze 4g e del nuovissimo 5g, argomento caldo che suscita grandi discussioni scientifiche. Il programma si articola su altri grandi temi come la tutela del paesaggio e dell’ambiente, con una forte impronta eco-sostenibile. In particolare si combatte la politica dell’abbattimento degli alberi, promuovendo invece i boschi spontanei, salvaguardando le aree verdi dall’intervento drastico dell’uomo con azioni di urbanizzazione troppo intensa. Si prospetta la riduzione dei rifiuti attraverso buone pratiche per evitare la costruzione di inceneritori e di termovalorizzatori a biomasse. Sull’agricoltura il Movimento chiede perfino il cambiamento del nome dell’assessorato, inserendo anche l’alimentazione e l’educazione alimentare nella denominazione, proprio per sottolineare quanto sia importante agire alla base dei comportamenti che possono generare problematiche di salute. Le politiche per la famiglia mettono al centro la tutela della responsabilità genitoriale e soprattutto il rispetto delle scelte di mamme e padri che non intendono sottoporre forzatamente i propri figli a percorsi vaccinali. Sulla scuola si contestano le leggi che hanno introdotto l’obbligo di presentare la documentazione di avvenuta vaccinazione.

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