Clima di altissima tensione in casa Movimento 5 Stelle, lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è più aperto che mai. Chi conosce bene il mondo pentastellato è il sociologo Domenico De Masi, che nel corso degli anni ha instaurato un rapporto continuativo con il garante. Intervenuto ai microfoni de Il Mattino, l’esperto ha spiegato che il comico e il leader in pectore si parlano poco, quasi niente: «Posso testimoniare che nei mesi scorsi Grilli ha parlato molto più con Draghi che con Conte».



Ma non solo. Domenico De Masi non ha usato troppi giri di parole ed ha affermato che l’errore lo ha fatto Conte: «Innanzitutto perché è poco flessibile. Ad un certo punto ha ribadito che il leader di un partito deve scegliersi anche la struttura di comunicazione. Ora, per carità si tratta di un pilastro importante, ma un qualche compromesso di può fare».



DOMENICO DE MASI SUL CAOS NEL M5S

«Conte sta dicendo che o si fa come dice lui o salta tutto», ha aggiunto Domenico De Masi, che ha ricordato come i 5 Stelle abbiano una liturgia corale che va in qualche modo mantenuta. Secondo il sociologo né Conte né Grillo hanno chiaro quanto sia delicata la situazione politica italiana: «Se salta il M5s i due partiti di destra, la Lega e Fratelli d’Italia, vinceranno bene le prossime elezioni anche senza Forza Italia. Sono partiti di destra, non di centrodestra e la situazione si farebbe molto seria». Domenico De Masi non si è sbilanciato sulla sopravvivenza del M5s: «Siamo al 50% contro un altro 50%. In queste situazioni potrebbe prevalere l’emotività agli interessi collettivi. Sarebbe un peccato perché miracolosamente e nonostante mille peripezie i 5 Stelle mantengono da un anno fra il 15 e il 18% dell’elettorato. Segno che la società italiana continua a chiedere qualcosa proprio a loro».

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